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San Basilio, sequestrata coca pura al 90%: ai clan avrebbe fruttato 200mila euro

La droga è stata rinvenuta in un appartamento, la maggior parte era stata nascosta in una cassaforte digitale. Se immessa sulla piazza di spaccio, avrebbe fruttato 200mila euro ai clan, che si servono del quartiere di San Basilio per immettere droga nella capitale. Tre persone sorprese con la droga sono state arrestate.
A cura di Natascia Grbic
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Tre uomini sono stati arrestati nel quartiere di San Basilio con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell'appartamento in cui dividevano le dosi per poi venderle nella piazza, gli agenti in borghese del IV Distretto San Basilio hanno trovato quasi tre chili tra hashish e cocaina. Ai pusher avrebbero fruttato 200mila euro. Gli arresti sono stati effettuati durante i controlli mirati contro lo spaccio di sostanze e giorni di appostamenti per capire il funzionamento della piazza di spaccio a cielo aperto nel triangolo tra via Morrovalle, via Recanati e via Osimo. Quando i poliziotti hanno visto uno dei pusher prendere della droga da un cespuglio e cederla a un cliente, sono rimasti nascosti per vedere se riuscivano a trovare l'appartamento in cui il resto delle sostanze erano custodite.

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San Basilio, sequestrata droga per 200mila euro

Il giovane di 25 anni che ha ceduto la droga è stato visto poco dopo con il fratello, un ragazzo di 21 anni. Si sono avvicinati a un palazzo, e mentre il primo è rimasto fuori a fare da palo, il secondo è entrato in un appartamento. A quel punto gli agenti hanno fermato la vedetta, impedendogli di avvertire il fratello del loro arrivo. Quando il 21enne è uscito dall'abitazione, gli sono stati subito sequestrati quattro involucri in cellophane con all'interno ognuno 5 grammi di cocaina. Nell'appartamento i poliziotti hanno trovato un uomo di 51 anni: sul tavolo, diversi panetti di hashish che l'uomo stava dividendo in dosi. Nel portafoglio, il 51enne aveva anche 400 euro in contanti, ritenuti provento dell'attività di spaccio. Il resto della droga, quasi due chili, era contenuta in una cassaforte digitale, indicata dal 51enne e la cui password è stata fornita dai giovani. La cocaina, pura al 90%, avrebbe fruttato al gruppo 200mila euro. Tutti e tre sono stati arrestati con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

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