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Ruba fiori e peluche dalle tombe dei bimbi al cimitero, incastrata grazie al gps in un vaso

Una 50enne dovrà rispondere di furto aggravato al cimitero di Fumone. Rubava fiori e peluche dalle tombe dei bimbi. L’avvocato difensore: “È affetta da cleptomania, non riesce a controllarsi”.
A cura di Alessia Rabbai
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Cimitero di Fumone
Cimitero di Fumone

Rubava fiori, peluche e altri oggetti personali che i parenti dei defunti mettevano sulle loro tombe. Prendeva di mira soprattutto le lapidi di bambini, dalle quali trafugava mazzolini, pupazzi e altri giochi, che genitori e amichetti lasciavano in loro ricordo. È successo nel cimitero di via Croce a Fumone, in provincia di Frosinone. A incastrare la presunta autrice dei furti è stato un gps posto all'interno di un vaso. Si tratta di una cinquantenne di Ferentino, che dovrà rispondere di furto aggaravato. Quelli che vengono compiuti nei cimiteri sono furti e atti vandalici particolarmente crudeli e odiosi, perché vanno a profanare la memoria di chi non c'è più e a ferire i loro cari, già dolenti della perdita.

I cittadini si sono accorti che mancavano oggetti dalle tombe

I furti all'interno del cimitero di Fumone sarebbero cominciati mesi fa, quando amici e parenti dei defunti hanno cominciato a notare che mancavano cose dalle tombe. Fiori, peluche, giocattoli e altri oggetti personali. Sicuri di averli lasciati davanti alle lapidi dei propri cari, erano come spariti nel nulla. Tornando la volta successiva i famigliari si accorgevano che non c'erano più. Confrontandosi tra loro i cittadini hanno inziato a pensare che ci fosse un ladro nel cimitero.

L'avvocato difensore: "È affetta da cleptomania"

Furti continui, che sono andati avanti per diverso tempo, i famigliari dei defunti hanno poi sporto denuncia, volendo andare a fondo. È stata l'idea di due donne a scoprire e a incastrare la presunta responsabile: hanno nascosto un gps all'interno di un vaso. Grazie a questo sistema le forze dell'ordine sono risalite alla donna e hanno perquisito la sua abitazione. All'interno hanno trovato le piante rubate. La donna "non avrebbe agito per sfregio, ma soffrirebbe di cleptomania", ha spiegato al Messaggero l'avvocato difensore Antonio Ceccani. Si tratta di una patologia psichiatrica a causa della quale non riesce a controllarsi nel rubare oggetti. A febbraio 2026 è in programma l'udienza.

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