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Notizie sulla detenzione di Patrick Zaki in Egitto

Roma, strappato il poster per Zaki e Regeni a Villa Ada dopo 4 giorni

Il murale della street artist Laika era stato affisso nella notte tra il 7 e l’8 dicembre. Ma è stato rimosso da ignoti dopo 4 giorni.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Strappato il poster per Patrick Zaki e Giulio Regeni della street artist Laika affisso sul muro di cinta di Villa Ada nella notte tra il 7 e l'8 dicembre scorsi, in occasione della scarcerazione del ricercatore, detenuto in Egitto. L'opera era stata posizionata nel punto scelto dagli attivisti di Amnesty International per incontrarsi in questi mesi e chiedere la liberazione di Zaki. Poco distante, infatti, c'è l'ambasciata egiziana. Il murale, però, è durato solo quattro giorni. Ignoti l'hanno completamente strappato nella notte tra sabato 11 e domenica 12 dicembre 2021. Stamattina l'amara scoperta: il poster non c'era più sul muro di facciata di Villa Ada.

Strappato dopo 4 giorni il poster per Zaki

Il poster ritraeva Patrick Zaki abbracciato da Giulio Regeni che gli diceva: “Ci siamo quasi”. Mentre Zaki risponde: “Stringimi ancora”. Sotto, scritta in arabo, la parola “innocente”. La street artist Laika l'8 dicembre aveva pubblicato un post sul suo profilo Instagram nel quale scriveva: “INNOCENTE. Poster, 2021. È ancora presto per dire “è andato tutto bene” ma sapere che uscirai di prigione è un piccolo, grande passo in avanti che rende felici tutt*. Ti immagino ancora abbracciato a Giulio, in questo momento cruciale, ad un passo dall’uscita di questo maledetto tunnel. Ora lascia che siano i tuoi parenti a ricoprirti di abbracci. Noi, da qui, continuiamo a lottare. Ci siamo quasi. Andrà tutto bene”. L'auspicio della street artist, quindi, era che alla scarcerazione di Patrick Zaki potesse seguire anche il suo proscioglimento da ogni accusa. Il processo nei confronti del ricercatore, infatti, è ancora in corso.

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