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Roma la provincia italiana con più nuovi casi di coronavirus: oggi nel Lazio record di test rapidi

Quella di Roma è la provincia italiana in cui oggi, 24 dicembre, è stato registrato il numero più alto di nuovi contagi da coronavirus, 965 (di cui oltre 600 a Roma città). Seguono le province di Verona, 822 nuovi casi, Treviso, 769 casi.
A cura di Enrico Tata
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Quella di Roma è la provincia italiana in cui oggi, 24 dicembre, è stato registrato il numero più alto di nuovi contagi da coronavirus, 965 (di cui oltre 600 a Roma città). Seguono le province di Verona, 822 nuovi casi, Treviso, 769 casi. Sopra i 600 contagi ci sono anche la provincia di Milano, 697 casi, e Vicenza, 642. La provincia di Roma, in ogni caso, è di gran lunga la provincia più popolosa d'Italia con oltre 4 milioni di abitanti (al secondo posto c'è quella di Milano con 3.279.000 abitanti).

Oggi record di tamponi rapidi nel Lazio

In tutto il Lazio sono stati registrati oggi, così si legge nel bollettino odierno diffuso dalla Regione Lazio, 1517 nuovi casi di coronavirus su oltre 15mila tamponi molecolari effettuati. Nelle ultime 24 ore, inoltre, c'è stato il record dei tamponi rapidi, che non sono stati mai così tanti nel Lazio dall'inizio della pandemia. In totale sono stati eseguiti quasi 45mila tamponi antigenici, di cui 25mila sono stati effettuati nelle farmacie. Anche oggi, infatti, sono stati tanti i romani che hanno voluto fare il test prima di incontrare amici e parenti per il cenone di Natale.

L'indice Rt scende sotto quota 1

Nel Lazio l'indice Rt scende sotto quota 1, seppure di poco: si attesta infatti, stando alle nuove tabelle pubblicate dall'Iss, a 0.96 (la scorsa settimana era 1.04). In generale, però, in Italia si assiste da circa due settimane a un lieve incremento dell'Rt: era a 0,82 due settimane fa, 0.86 la scorsa settimana e 0.9 questa settimana. Il professore Gianni Rezza, durante la consueta conferenza stampa sui nuovi dati sull'andamento della pandemia in Italia, ha spiegato che ci sono "un paio di regioni, Lazio e Lombardia che hanno un Rt un po' instabile e il Veneto che ha un Rt superiore a 1 e un'incidenza che sembra essere di nuovo piuttosto elevata. Naturalmente tutto ciò fa sì che bisogna continuare a tenere un po' alta l'attenzione. E anche le misure restrittive che sono state prese tendono a cercare di non determinare un aumento ulteriore dell'Rt che sta a significare la trasmissione dell'infezione. Dovremmo anche cercare di abbattere un po' di più l'incidenza. E' chiaro che il tasso ideale sarebbe sotto 50 per 100mila abitanti e ora siamo sopra 300 per 100mila".

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