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Roma, facevano a pezzi i cadaveri nel cimitero di Prima Porta e chiedevano soldi ai parenti dei defunti

Per tredici dipendenti Ama e tre impiegati di altrettante agenzie funebri era un modo per arrotondare lo stipendio. Insomma, una vera e propria truffa secondo il pm Andrea Beccia.
A cura di Enrico Tata
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Cimitero di Prima Porta
Cimitero di Prima Porta

Corpi fatti a pezzi, tagliati con il coltello e poi gettati nell'ossario comune. Sezionavano i cadaveri all'interno dei loculi del cimitero romano di Prima Porta e poi chiedevano del denaro ai parenti dei defunti. Dai 50 ai 300 euro per procedere a "idonea estumulazione", dicevano loro. In realtà, per tredici dipendenti Ama e tre impiegati di altrettante agenzie funebri era un modo per arrotondare lo stipendio. Insomma, una vera e propria truffa secondo il pm Andrea Beccia. Gli indagati sono accusati di vilipendio di cadavere e truffa in concorso.

La truffa al cimitero romano di Prima Porta

Stando a quanto riporta Il Messaggero, il primo caso risale al 27 gennaio del 2020. Un addetto di un'agenzia funebre ha chiesto a sei addetti Ama di ridurre a pezzi un cadavere contenuto all'interno di un loculo a Prima Porta. Gli impiegati avrebbero eseguito e poi avrebbero contattato una parente del defunto, chiedendole di pagare 300 euro: "Questi soldi, signora, sono necessari per trasferire i resti in una cassetta più piccola e servono per lucidare la lapide". Nelle parole dei pm, gli indagati "avrebbero fatto credere alla persona offesa che questa somma aggiuntiva fosse necessaria per procedere alla legittima attività di estumulazione della salma". In realtà avrebbero fatto a pezzi il cadavere e poi avrebbero buttato i resti nell'ossario comune. Una stessa richiesta è stata avanzata il 22 gennaio e successivamente il 30 gennaio 2020. A smascherare la banda sono state alcune telecamere nascoste, posizionate dai carabinieri del nucleo radiomobile all'interno del cimitero di Prima Porta in alcuni vasi davanti ai loculi. Gli indagati sono stati tutti rinviati a giudizio e la prossima udienza è fissata a ottobre. In quell'occasione verranno ascoltati i primi testimoni.

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