Roma a rischio lockdown, D’Amato: “A causa dello shopping frenetico prenderemo misure adeguate”

Roma e il Lazio potrebbero diventare zona rossa durante i giorni di festa. Dopo che la cancelliera tedesca Angela Merkel ha disposto il lockdown per il periodo natalizio, anche l'Italia sta ripensando nuove restrizioni. E così, se fino a ieri si parlava di allentamenti e possibilità di spostarsi anche tra comuni, adesso potrebbe esserci una stretta per pranzi e cenoni. Dentro l'occhio del ciclone, gli assembramenti di questi giorni nelle vie dello shopping al centro di Roma e nei centri commerciali. E così, dopo le scene viste in questi giorni, c'è il timore che i contagi possano risalire. E che dopo il 7 gennaio si vada incontro a una terza ondata della pandemia da coronavirus.
Positivi aumenteranno a causa dello shopping
"Noi rischiamo grosso. Quello che facciamo di sbagliato oggi, ce lo ritroveremo tra due settimane. Lo shopping troppo frenetico di queste ore causerà in quei giorni un aumento dei positivi al Covid. E questo ci spingerà a prendere misure adeguate". Sono queste le parole che l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato ha detto a Il Messaggero, commentando gli assembramenti di questi giorni. "Si dimentica che le misure sulla circolazione sono sempre proporzionate all'andamento dell'epidemia. Finora abbiamo difeso Roma e abbiamo evitato che la Capitale tornasse in lockdown come altri grandi città europee. I cittadini devono aiutarci a farlo. Altrimenti con un aumento dei contagi dovremmo prendere misure adeguate, proporzionali ai contagi".
Rischio chiusure nei giorni prima di Natale
Il rischio di chiusure nel Lazio, secondo quanto dichiarato dall'assessore, potrebbe paventarsi non solo nel periodo di Natale, ma anche nei giorni precedenti. Si tratta chiaramente di un'ipotesi ancora al vaglio, della quale non c'è al momento certezza. Il punto è non pregiudicare l'apertura delle scuole il 7 gennaio, che altrimenti potrebbe slittare ancora. "L'esperienza ci insegna che l'ascesa dei contagi è molto rapida: a settembre, prima della seconda ondata, eravamo a 100 nuovi positivi al giorno poi all'improvviso siamo passati a 3mila al giorno. Ora siamo a mille casi al giorno e dobbiamo riportare il numero sotto soglia di guardia. A questi livelli una recrudescenza del Covid può travolgerci".