Dopo gli assembramenti in centro anche Roma rischia di diventare zona rossa a Natale
"Evitate assembramenti altrimenti la terza ondata sarà inevitabile. Lo shopping non deve vanificare gli sforzi fatti, va mantenuta una linea di rigore". Sono le parole dell'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, che ha commentato la folla di persone a passeggio per vetrine al centro di Romanel weekend appena trascorso, specialmente nel pomeriggio di domenica. L'allarme lanciato dalla Regione Lazio all'indomani della riapertura dei megastore e dei mercati all'aperto e delle festività natalizie, che invogliano i romani a trascorrere il fine settimana tra le vie dello shopping in cerca del regalo perfetto, è quello di "non abbassare la guardia, e di continuare a mantenere un comportamento responsabile specialmente in concomitanza del Natale". Ieri via del Corso e limitrofe, luccicanti tra le luminarie natalizie, sono state prese d'assalto da migliaia di persone, tra Piazza del Popolo a Piazza Venezia, passando per Piazza di Spagna e via Condotti. Le forze dell'ordine hanno contingentato gli ingressi e le pattuglie della polizia locale hanno chiuso temporaneamente la Fontana di Trevi, e altri punti del tridente, per la sicurezza pubblica, dato che c'era talmente tanta gente che non era possibile rispettare la distanza di sicurezza. Così anche Roma, dopo gli assembramenti in centro rischia di diventare, zona rossa a Natale.
Tutta l'Italia a Natale rischia di diventare zona rossa
L'attenzione è alta in vista delle festività natalizie, durante le quali si teme l'aumento dei contagi a causa di spostamenti e assembramenti, che rischiano di far diventare rossa tutta l'Italia. E mentre in Parlamento in queste ore si discuterà sulla deroga tra per gli spostamenti tra piccoli Comuni, il Governo guidato dal premier Giuseppe Conte sta valutando la possibilità di mettere in atto nuove misure restrittive per scongiurare l'aumento dei contagi: una zona arancione in tutto lo stivale, o almeno una zona rossa nei giorni di festa, come il 25, 26 dicembre e l'1 gennaio. Le nuove chiusure potrebbero riguardare negozi, bar e ristoranti nei giorni festivi e prefestivi.
