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Rifiuti a Roma, la Tari cresce del 3% e il Campidoglio si difende: “Abbiamo evitato il peggio”

“Abbiamo evitato il peggio”, commenta il Campidoglio. Così la Tari aumenta “soltanto” del 3%, invece che del 14% “come richiesto dall’autorità nazionale”.
A cura di Beatrice Tominic
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Un aumento inevitabile, ma danni limitati. È quanto emerge dall'approvazione delle delibere relative al Piano economico-finanziario di Ama 2024-25 e alla determinazione della Tari per il 2024 da parte del sindaco Roberto Gualtieri. L'aumento della Tari c'è, ma sarebbe molto meno ingente rispetto al previsto, come comunicato da una nota del Campidoglio. La tassa sui rifiuti, infatti, è destinata ad aumentare, ma l'esecutivo ha ridotto dal 14% al 3% l'adeguamento per il 2024 della Tari. 

"Con questo Piano riduciamo l’aumento dell’80% e l’anno prossimo lo azzeriamo", commenta il sindaco di Roberto Gualtieri. Gli fa eco la vicesindaca e assessora al Bilancio Silvia Scozzese: "Si tratta di un risultato possibile grazie ad Ama più efficiente e al recupero dell'evasione della Tari – spiega – Abbiamo restituito efficienza ad un’azienda Ama che era paralizzata, aveva costi altissimi e ci vedeva incassare solo il 17% dell’ordinario Tari".

Il rilancio di Ama: quali sono le novità

Come riporta la nota del Campidoglio, Ama prevede nuovi investimenti su impianti come Casal Selce, Cesano, Rocca Cencia e Ponte Malnome per un  totale di 60 milioni di euro; l’acquisto di cassonetti e cestini per 54 milioni e di automezzi per 157 milioni.

Stabilito anche il rafforzamento contro l'evasione fiscale: per l'anno 2023 sono già stati recuperati 40 milioni di euro. "Questo piano consente di ridurre dell’80% l’impatto della decisione di Arera, l’Autorità nazionale di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, di far riconoscere alle aziende dei rifiuti costi operativi per il 2024 di circa il 14% in più rispetto al loro Bilancio 2022", spiega il Campdoglio. È proprio grazie al lavoro sull'evasione che la società di rifiuti capitolina è riuscita a compensare quasi completamente questo incremento limitandolo al 2,87% e puntando ad azzerarlo il prossimo anno.

Restano, invece, intatte tutte le esenzioni per le circa 30mila famiglie che hanno un Isee fino a 6500 euro, finanziate dal Bilancio comunale per 11 milioni di euro.

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