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Ricoverati allo Spallanzani 10 giocatori della nazionale libica di calcio a 5: hanno la malaria

Questa notte, intorno all’1, sono stati ricoverati presso l’Istituto Nazionale di Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzani’ dieci ragazzi di nazionalità libica, tutti di età compresa tra i 30 e i 21 anni. Si tratta di giocatori della nazionale libica di calcio a 5, che hanno contratto la malaria.
A cura di Enrico Tata
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Questa notte, intorno all'1, sono stati ricoverati presso l'Istituto Nazionale di Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzani' dieci ragazzi di nazionalità libica, tutti di età compresa tra i 30 e i 21 anni. Si tratta di giocatori della nazionale libica di calcio a 5, che l'ospedale romano ha accolto in cooperazione con il ministero degli Affari esteri. I calciatori si sono presi la malaria durante il loro viaggio in Nigeria per 14 giorni. Secondo quanto si legge nel bollettino medico diramato dalla direzione sanitaria dello Spallanzani, al momento i pazienti sono in condizioni stabili e non c'è alcuna preoccupazione per le loro condizioni di salute. Tre ragazzi sono più gravi e "necessitano di stretto monitoraggio clinico e diagnostico".

Stando a quanto si apprende, pochi giorni fa un calciatore della nazionale libica, Ayman al Naqirish, è morto proprio di malaria dopo che la squadra ha partecipato al Campionato africano di calcio a cinque in Nigeria. Il giocatore era stato trasportato d'urgenza in aereo a Tunisi, ma i medici non sono riusciti a salvargli la vita. La Federcalcio della Libia ha pubblicato su Facebook un comunicato ufficiale in cui informa che diversi giocatori sono risultati affetti da malaria dopo il ritorno dalla Nigeria e dopo aver sostenuto analisi e test sanitari. Le condizioni del gruppo erano risultate buone, ad eccezione di quelle di due giocatori. Uno di loro, per l'appunto, ha perso la vita. "I responsabili della Federazione avevano assunto tutte le misure necessarie prima del viaggio, e il Centro nazionale per il controllo delle malattie aveva negato il bisogno di avviare qualsiasi profilassi durante il viaggio in Nigeria", si legge nella nota della federazione libica.

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