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Raggi prende le distanze da Grillo: “Una donna deve poter denunciare sempre uno stupro”

Chiamata a pronunciarsi sul video di Beppe Grillo che difende il figlio accusato insieme a tre amici di violenza sessuale, la sindaca di Roma Virginia Raggi ne prende le distanze: “Una donna deve poter denunciare sempre”. Il garante del Movimento Cinque Stelle si è espresso sulla vicenda giudiziaria minimizzando l’accaduto e colpevolizzando la vittima.
A cura di Alessia Rabbai
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"Una storia piena di dolore con vittime giovanissime" Sono le parole della sindaca Virginia Raggi a margine di un incontro in Campidoglio. La prima cittadina è stata chiamata a pronunciarsi sul video di Beppe Grillo diventato virale nel quale difende suo figlio Ciro dalla denuncia di violenza sessuale sporta da una ragazza. "Capisco la sofferenza di Beppe, ma per una donna deve esserci sempre la possibilità di denunciare". Raggi prende così le distanze dal fondatore del Movimento Cinque Stelle. A chiederle una ferma e chiara presa di posizione anche alcune donne della politica romana, tra le quali le consigliere del Pd capitolino Valeria Baglio, Ilaria Piccolo e Giulia Tempesta: "Ci aspettiamo parole di condanna da parte della sindaca di Roma: ci si deve esporre sempre, a difesa delle donne, quando viene lesa la loro dignità. Solidarietà alla ragazza coinvolta e alla sua famiglia, che hanno visto banalizzare il loro dolore". Le indagini sono andate avanti per ventuno mesi e si sono concluse lo scorso novembre. Visionato materiale informatico tra audio, foto, video e perizie.

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Il video di Grillo che difende il figlio denunciato per violenza sessuale

Beppe Grillo si è espresso sulla vicenda giudiziaria che vede coinvolto suo figlio Ciro, denunciato per violenza sessuale insieme ad alcuni suoi amici. In un video lo difende, minimizzando l'accaduto e riducendo la vicenda "ad un gruppo di ragazzi di diciannove anni, che ridono e scherzano divertendosi", colpevolizzando la vittima e mettendo in dubbio la veridicità del suo racconto in quanto "ha sporto denuncia trascorsi otto giorni dalla presunta violenza e il pomeriggio del giorno stesso è andata a fare kitesurf". Un'esposizione quella del garante del Movimento Cinque Stelle, che non considera minimamente la posizione della vittima, né il trauma da essa subito, come il tempo necessario ad elaborarlo per riuscirne parlare, che è soggettivo.

La serata dopo la festa al Billionair

Com'è emerso in sede d'indagine i fatti sarebbero accaduti dopo una notte brava al Billionaire. Ciro e i suoi amici avrebbero costretto una studentessa straniera a bere vodka per poi violentarla a turno. Il secondo dei quattro figli di Grillo ha negato le accuse e ha chiesto di essere interrogato per fornire la sua versione dei fatti. Per la difesa si sarebbe trattato di rapporti sessuali consenzienti. Oltre alla ragazza che ha denunciato il presunto stupro ci sarebbe una seconda vittima di violenza, abusata dagli indagati mentre era incosciente.

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