Racket ambulanti, 18 arresti, anche Dino e Mario Tredicine: soldi e regali per uno stallo

Sono 18 le persone arrestate, otto delle quali tradotte in carcere e dieci alle quali sono stati notificati gli arrestati domiciliari, questa mattina a Roma. Si tratta tra gli altri di funzionari pubblici, quattro esponenti di un'associazione sindacale e di sette commercianti. Devono rispondere a vario titolo di delinquere, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, rivelazione del segreto d'ufficio, estorsione, abusiva attività finanziaria, usura e autoriciclaggio. Gli arresti di oggi arrivano dopo la notizia di un'inchiesta che vede come protagonista Augusto Proietti, imprenditore del commercio ambulante che avrebbe gestito un giro di affari considerevole imponendo la proprio volontà su altri commercianti. Nell'inchiesta sono coinvolti anche due finanzieri.
Benefit e soldi per le postazioni migliori
Il blitz di questa mattina all'alba è arrivato al termine dell'inchiesta del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza e della Polizia Locale di Roma Capitale, che ha portato alla luce un sistema di corruzione volto ad assicurare a chi pagava gli stalli migliori per il commercio ambulante. I commercianti che volevano continuare a lavorare o assicurarsi una buona postazione erano costretti a pagare, a regalare pranzi e cene, abbonamenti allo stadio e abiti di marca.
Arrestato ex dirigente di Roma Capitale
La figura al centro dell'inchiesta è l'ex responsabile degli Uffici "Disciplina" e "Rotazioni" del Dipartimento Attività Produttive del Comune di Roma e un suo diretto collaboratore), che assieme a un suo diretto collaboratore e a quattro esponenti di un'associazione di categoria, avrebbero gestito illegalmente l'assegnazione degli stalli esercitando anche pressioni e minacce. Sono sette invece gli ambulanti coinvolti. Tra le ipotesi di reato anche quella di prestiti tra i 2.000 e i 5.000 euro erogati a tassi di usura fino al 500%.
Arrestato Dino Tredicine, Mario Tredicine ai domiciliari
Tra gli indagati ci sono due nomi legati alla storica famiglia romana di venditori ambulanti dei Tredicine, con cui tutte le amministrazioni capitoline hanno dovuto, nel tempo, fare i conti: Mario e Dino Tredicine. Il primo è ai domiciliari, il secondo si trova nel carcere di Regina Coeli. In arresto, come detto, anche un funzionario del Comune di Roma, che avrebbe pilotato la rotazione degli stalli.