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Qualcuno ha profanato la tomba di Alfredino Rampi, caduto nel pozzo a Vermicino: disegnate svastiche

Ignoti hanno disegnato circa dieci svastiche sulla lapide del bambino caduto in un pozzo a Vermicino e morto tragicamente il 10 giugno del 1981.
A cura di Enrico Tata
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Video Rai TGR
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Qualcuno ha profanato la tomba di Alfredino Rampi al cimitero del Verano a Roma. Ignoti hanno disegnato circa dieci svastiche sulla lapide del bambino caduto in un pozzo a Vermicino e morto tragicamente il 10 giugno del 1981. La notizia è stata diffusa dal telegiornale regionale della Rai.

Stando a quanto riporta il Tgr in onda alle 14 di oggi, sono state disegnate per la precisione undici svastiche con un pennarello nero e alcune scritte ingiuriose. "Quando ho visto la lapide imbrattata, ho sentito un colpo allo stomaco", ha dichiarato la signora che ha denunciato l'atto vandalico. Domenica si trovava al Verano per andare a pregare sulla tomba del marito. Dieci giorni prima, giura, quelle scritte non c'erano. Alfredino è sepolto accanto al fratello minore Riccardo, morto di infarto sette anni fa, e accanto alla nonna paterna Velia.

Gualtieri: "Barbari e vigliacchi, ripuliremo lapide"

"E' inaccettabile la vigliacca profanazione della lapide del piccolo  Alfredino Rampi imbrattata con 11 svastiche. Faremo ripulire subito questo scempio. Alfredino resta nei nostri cuori e #Roma gli ha appena dedicato questo bel murale a #Garbatella. Questi barbari si vergognino", ha scritto su Twitter il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

“Voglio esprime la più ferma condanna alla vile profanazione della lapide di Alfredino Rampi. Una notizia che mai avremmo voluto leggere e che indigna profondamente. Mi auguro che al più presto i colpevoli vengano individuati dalle forze dell’ordine”, ha dichiarato in una nota l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

La tragedia di Vermicino

Il prossimo 10 giugno sarà il 41esimo anniversario della tragedia di Vermicino. Alfredino Rampi, sei anni, cadde in un pozzo artesiano nelle campagne tra Roma e Frascati. Per tre giorni i soccorritori tentarono di salvargli la vita e tutto fu mostrato in diretta tv. Alfredino, caduto a una profondità di circa 60 metri, morì all'interno di quel pozzo.

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