Punta un fucile contro la moglie poi la minaccia con l’acqua bollente

Una volta ha puntato il fucile contro la moglie. In un'altra occasione l'ha afferrata per i capelli, minacciandola con una pentola piena d'acqua bollente. E ancora continue intimidazioni, aggressioni, pugni in testa, offese reiterate. Un uomo di 55 anni, residente a Strangolagalli, provincia di Frosinone, è finito a processo con l'accusa di maltrattamenti nei confronti della moglie, con l'udienza fissata, stando a quanto riporta il quotidiano locale Ciociaria Oggi, il prossimo 17 giugno nelle aule del tribunale di Frosinone.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'uomo avrebbe compiuto innumerevoli azioni intimidatorie nei confronti della moglie. Quest'ultima sarebbe stata aggredita in più occasioni, picchiata e denigrata. Una volta, avrebbe stretto le mani al collo della donna mentre la colpiva con pugni in testa. E ancora, sempre stando alle accuse della vittima, l'avrebbe minacciata con un coltello e anche con un fucile. "Hai paura? Hai paura?", le chiedeva urlando mentre le puntava contro le armi.
Un comportamento che, comprensibilmente, ha causato ansia e paura alla vittima, che però ha trovato il coraggio di denunciare i fatti alle forze dell'ordine e di lasciare il compagno. A seguito delle indagini, il marito violento è finito a processo con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. L'udienza si svolgerà il prossimo 17 giugno, come anticipato, nelle aule del tribunale di Frosinone. La vittima è assistita dall'avvocata Sonia Sirizzotti, legale esperta in diritto di famiglia e violenza di genere, consulente per Centro per la famiglia Frosinone e Spazio ascolto Osa.