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Protesta degli addetti alle pulizie di Palazzo Chigi: “Non ci pagano gli straordinari”

Lavoratori e lavoratrici in protesta a Palazzo Chigi: “Ore supplementari e di straordinario non pagate per le pulizie. Se non si risolve, sciopereremo senza preavviso”.
A cura di Beatrice Tominic
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Palazzo Chigi (Immagine di repertorio La Presse)
Palazzo Chigi (Immagine di repertorio La Presse)

Flessibilità e ore di straordinario, spesso richiesti e non pagati da tempo secondo quanto dichiarato dagli addetti alle pulizie di Palazzo Chigi che hanno annunciato una lunga mobilitazione fino a quando non avverrà il saldo del lavoro svolto.

A protestare sono i dipendenti della società Romeo Gestioni, di Alfredo Romeo, che si occupano di pulire e riordinare l'edificio che ospita il governo. L'annuncio della loro mobilitazione è arrivato tramite i sindacati: "Per ora blocchiamo le ore supplementari o di straordinario – hanno dichiarato – Ma se la trattativa non si sblocca, sciopereremo".

La mobilitazione dei dipendenti non pagati

A mobilitarsi sono stati i e le dipendenti assunti tecnicamente dalla Romeo Gestioni, società che gestisce appalti e servizi di rilievo nella capitale e non solo.

L'annuncio della protesta, giunto tramite i sindacati di Uiltrasporti e Cgil Filcams lo scorso 19 aprile, è stato presentato sia alla società appaltante che alla presidenza del consiglio. La decisione del "blocco immediato delle ore supplementari e di straordinario, nonché della flessibilità di ogni tipo" è arrivata dopo "innumerevoli solleciti, incontri ed e-mail" a causa del "mancato pagamento delle ore di straordinario/supplementari" lavorate nei mesi scorsi e non ancora retribuite.

"Con rammarico comunichiamo che lo stato di agitazione si protrarrà fino al saldo dovuto, memori delle inconcludenti comunicazioni precedenti", hanno precisato nella comunicazione avvenuta tramite i sindacati i lavoratori e le lavoratrici in protesta minacciando uno sciopero senza preavviso qualora non si riesca a raggiungere una risoluzione in tempi brevi.

La replica della Romeo Gestioni

Dopo la pubblicazione dell'articolo, Fanpage.it è stata contattata dalla società Romeo Gestioni.

"È doveroso contestare i fatti lamentati dalle organizzazioni sindacali – e poi amplificatidagli organi di stampa – atteso che Romeo Gestioni Spa ha sempre tenuto aggiornati i sindacati, per il tramite delle RR.SS.AA., circa tempi e modi di pagamento delle ore di straordinario, i cui ordini di bonifico erano già stati disposti prim’ancora che le OO.SS. proclamassero lo stato di agitazione – spiegano nella segnalazione – Giova altresì evidenziare come Romeo Gestioni Spa è sempre compiutamente rispettosa della normativa di settore vigente, ivi inclusi i tempi di pagamento delle retribuzioni, che, anche in questo caso, sono state puntualmente e interamente riconosciute alle maestranze, nella ferma convinzione che l’osservanza dei diritti e dei doveri reciproci sia alla base di un corretto rapporto fra le Parti, sia verso i lavoratori sia verso le organizzazioni sindacali. Giammai, del resto, prima d’oggi, v’erano state contestazioni di tal segno da parte dei lavoratori in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri".

Pertanto, chiedendo la rettifica dell'articolo, aggiungono: "Respingiamo quindi con fermezza contenuto e toni della doglianza sindacale, inutilmente pretestuosa e strumentale solo a creare malcontento fra i lavoratori dell’appalto. Di tanto abbiamo già reso edotto la Committenza e le OO.SS., alle quali abbiamo chiesto l’immediata e formale revoca dello stato di agitazione, che, per quanto sopra descritto, non trova assolutamente ragion d’essere".

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