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Pietro Tidei sui video di sesso al Comune: “Fatti privati, ho denunciato un giro di corruzione”

Il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei sui video di rapporti sessuali con due donne in Comune ha spiegato che quella in atto nei suoi confronti è una “vendetta politica” e che si tratta di “fatti privati e personali”.
A cura di Alessia Rabbai
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"Fatti personali e privati, che nulla hanno a che fare con l'inchiesta sulla corruzione e sulla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti degli imprenditori del litorale indagati dopo la mia denuncia". Il sindaco settantasettenne di centrosinistra di Santa Marinella Pietro Tidei contattato da Fanpage.it ha commentato gli attacchi che sta ricevendo in queste ore dopo la notizia pubblicata dalla testata La Verità. Ha definito la diffusione dei video che lo ritraggono mentre intrattiene rapporti sessuali con due donne negli uffici del Comune "una vendetta politica, un uso diffamatorio nei confronti di chi ha avuto il coraggio di denunciare un fatto gravissimo di corruzione".

Pietro Tidei ha denunciato corruzione a Santa Marinella

Tidei tempo fa ha denunciato alcuni imprenditori del litorale alle porte di Roma che hanno ristoranti e stabilimenti balneari e a seguito della quale la Procura di Civitavecchia ha avviato un'indagine. Una vicenda che risale al 2022 che anche Fanpage.it ha seguito e raccontato. Nell'ambito dell'inchiesta sono state disposte intercettazioni ambientali, con microcamere installate anche anche nell'ufficio del primo cittadino della ‘Perla del Tirreno'. Video che sono stati poi divulgati dopo la richiesta da parte di uno degli indagati, come da suo diritto, di avere accesso alle intercettazioni.

L'avvocato: "Tidei vittima, video dovevano essere stralciati"

Sulla diffusione dei video che lo riguardano l'avvocato di Pietro Tidei Lorenzo Mereu ha spiegato: "Il sindaco di Santa Marinella è una vittima di questa vicenda, in quanto sono stati tirati in ballo fatti privati, che nulla hanno a che vedere con l'inchiesta per corruzione alla quale Tidei è estraneo e non risulta indagato. Le intercettazioni ambientali hanno immortalato anche il sindaco nei video di cui parlano le testate giornalistiche – continua il legale – Video che però dovevano essere stralciati o comunque archiviati dal procuratore della Repubblica e poi distrutti, in quanto non attinenti alle indagini  e che riguardano tra l'altro anche persone estranee". I filmati sarebbero invece finiti nelle mani di uno o più indagati "come ritorsione al primo cittadino e li hanno diffusi, commettendo un reato".

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