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Picchia la compagna davanti al figlio di 2 anni: la colpisce con una sedia e le rompe il naso

L’ha picchiata e insultata, le ha lanciato una sedia addosso e l’ha ferita. Nel frattempo, a guardare, c’era il bimbo della coppia, di appena due anni. Salvi grazie ai vicini.
A cura di Beatrice Tominic
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(Immagine di repertorio Getty Images)
(Immagine di repertorio Getty Images)

Ha colpito la compagna con una sedia, poi l'ha picchiata brutalmente davanti al figlio di 2 anni. È successo a Colleferro, nell'appartamento in cui la donna viveva con il compagno di 30 anni e il bimbo. Sentendo i forti rumori e le urla della donna provenire dall'abitazione, i vicini di casa sono intervenuti e hanno subito chiamato la polizia: gli agenti hanno subito raggiunto il luogo dell'aggressione e hanno salvato la donna, che è stata immediatamente soccorsa.

La donna, una ventottenne, è stata trasportata d'urgenza in ospedale, dove è stata curata da medici e infermieri. Ha riportato diverse ferite e contusioni su tutto il corpo, ecchimosi e una frattura al naso. 

L'intervento della polizia

Non appena entrati nell'appartamento, hanno bloccato il trentenne. Lo hanno trovato, come racconta il Messaggero, che ancora stava insultando e inveendo contro la compagna, colpendola. Il piccolo, appena due anni, piangeva in un angolo della casa. Intorno ai tre, oggetti rotti e sedie rovesciate, fra cui quella utilizzata contro la compagna.

L'arrivo dei soccorsi

Oltre alla polizia, anche gli operatori sanitari del 118 che hanno trasportato immediatamente la donna al pronto soccorso di Colleferro. Lì l'hanno sottoposta alle visite al naso fratturato e alle altre lesioni. Nel nosocomio anche altri poliziotti che hanno raccolto la denuncia formale della donna: agli agenti ha raccontato sia dell'episodio per cui sono intervenuti che dei precedenti casi di violenza. Il piccolo, nel frattempo, è stato affidato ai nonni materni.

L'arresto

Il trentenne, come prevede la procedura del codice rosso che velocizza la procedura di indagini in caso di violenza di genere, è stato arrestato su richiesta del giudice del tribunale di Velletri. Però, nel frattempo, non si placano le proteste dei sindacati di polizia, come il Siulp, che continua a lamentare mancanza di personale e di veicoli necessari per intervenire in questo genere di casi.

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