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Pesta 14enne per un complimento a una ragazza: l’amico del bullo riprende tutto e diffonde il video

La madre della vittima ha presentato una denuncia ai carabinieri della locale stazione in provincia di Frosinone. Il video, ora al vaglio degli inquirenti, servirà a identificare l’autore del pestaggio e far luce su quanto accaduto. Il 14enne è stato vittima di una vera e propria spedizione punitiva: l’aggressore ha finto di invitarlo a una partita di calcetto, ma quando è arrivato è stato colpito con calci e pugni.
A cura di Natascia Grbic
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Un ragazzo a terra, un coetaneo che si accanisce su di lui a calci e pugni. Intorno altri adolescenti guardano la scena senza intervenire. Un altro li riprende da lontano, per poi inviare il video nelle chat degli amici. La clip del pestaggio diventerà virale, ma non solo tra i giovanissimi: perché adesso quel video è al vaglio dei carabinieri di un paese in provincia di Frosinone, che stanno lavorando per dare un volto e un nome all'autore del pestaggio. Un 14enne che, sembra, sui social si faccia chiamare ‘boss'. E che aveva attirato la vittima in una trappola: lo aveva invitato a una partita di calcio. Un invito che era sembrato cordiale, un modo per passare il pomeriggio come fanno tanti adolescenti. E invece fuori dal campetto è andato in scena un raid punitivo, con il 14enne aggredito, gettato a terra e preso a calci e pugni.

Pestato per un commento sui social, indagini in corso

A presentare denuncia per il pestaggio è stata la madre del 14enne. Dopo il pestaggio il giovane è stato portato in ospedale dove è stato poi dimesso con alcuni giorni di prognosi. Ha riportato diverse ferite e tumefazioni al volto, ma fortunatamente non è in gravi condizioni, anche se molto spaventato da quello che è successo e dalla furia cieca con cui quello che credeva un amico ha scatenato contro di lui. Sembra che a scatenare la brutale aggressione sia stato un commento su Facebook. Il 14enne aveva scritto su Facebook a una ragazza, dicendole "Sei bellissima". Due parole che avrebbero mandato su tutte le furie il coetaneo, che ha così organizzato un vero e proprio raid punitivo nei suoi confronti.

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