“Perché non mi state visitando?”: aggredisce infermiera al pronto soccorso, arrestato 20enne

Un ragazzo di vent'anni è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Il giovane, che si era recato al pronto soccorso dell'ospedale di Cassino, ha dato in escandescenze accusando il personale sanitario di visitare i pazienti senza rispettare l'ordine di arrivo. Ignorava che i pazienti vengono visitati in base alla gravità delle loro condizioni e al codice di accesso, ma nonostante il personale ospedaliero provasse a spiegarglielo non voleva sentire ragioni. Ha quindi prima iniziato a inveire contro gli operatori, per poi scagliarsi contro un'infermiera che stava provando a calmarlo. Sul posto è arrivata una pattuglia del Radiomobile, che ha identificato il ragazzo e provveduto ad arrestarlo con l'accusa di violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. L'infermiera non ha riportato fortunatamente gravi ferite: sottoposta a controllo medico, sta bene e non ha avuto conseguenze.
"È indispensabile garantire condizioni di lavoro sicure per tutti gli operatori della sanità pubblica – ha dichiarato in una nota la Cisl Fp in seguito all'aggressione -. A tal fine la Cisl Fp rinnova con forza la richiesta di una rapida sottoscrizione definitiva del nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro 2022-2024, che introduce importanti strumenti di tutela per i lavoratori vittime di aggressioni, tra cui il patrocinio legale, il supporto psicologico e il coinvolgimento attivo delle aziende sanitarie nei procedimenti giudiziari. Pur riconoscendo l'impegno della Regione Lazio e le misure già avviate- prosegue il documento- riteniamo che sia necessario rafforzare ulteriormente i presidi di sicurezza nei luoghi di cura, investire nella prevenzione e procedere con nuove assunzioni, in particolare nei reparti di emergenza-urgenza, per garantire un'assistenza di qualità e tutelare chi ogni giorno si dedica alla salute dei cittadini. La Cisl Fp Frosinone, attraverso il suo segretario Antonio Cuozzo, chiede che anche la Asl di Frosinone si costituisca parte civile nei procedimenti giudiziari relativi ad atti di violenza contro il personale sanitario, dimostrando così un impegno concreto nella difesa dei propri dipendenti. Continueremo a lavorare con determinazione per promuovere un sistema sanitario equo, sicuro e rispettoso della dignità di chi vi opera. La tutela della salute passa anche dalla protezione di chi la garantisce ogni giorno".