20 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Perché la proposta di trasformare cantine in case nel Lazio è rischiosa e incostituzionale

La proposta di legge che ha l’obiettivo di trasformare garage e cantine in abitazioni presenta più problemi che benefici. E in più i tecnici della Regione Lazio hanno sollevato diversi dubbi di compatibilità costituzionale.
A cura di Enrico Tata
20 CONDIVISIONI
Immagine

I tecnici della Regione Lazio hanno segnato in rosso praticamente tutti gli articoli e i commi della proposta di legge che ha l'obiettivo di recuperare cantine e seminterrati e trasformarli in abitazioni. Gli esperti dell'area Area Assistenza tecnico-legislativa e Monitoraggio e attuazione delle leggi hanno rilevato problemi tecnici e di natura costituzionale legati alla proposta che vede come firmatari Micol Grasselli (FdI), Nazzareno Neri (Noi Moderati-FI) e Laura Cartaginese (Lega).

Tra i problemi sollevati dagli uffici regionali, uno riguarda la possibilità di trasformare seminterrati in abitazioni anche nel caso in cui "sia stata presentata istanza di sanatoria edilizia senza prevedere altresì il conseguimento del titolo abilitativo edilizio e, quindi, l’avvenuta legittimazione dell’immobile. In assenza di tale specificazione". In pratica si consentirebbe il recupero anche su immobili esistenti, ma che risultano illegittimamente realizzati al momento dell’entrata in vigore della legge.

Immagine

Secondo Massimiliano Valeriani, consigliere regionale del PD ed ex assessore all’Urbanistica e alle Politiche abitative, la proposta di legge non solo viola "molte norme nazionali", ma mette a repentaglio "la sicurezza del territorio e aumenta i rischi per la salute dei cittadini. Auspico un ripensamento da parte del centrodestra per scongiurare una legge pericolosa, che non aiuterà il sistema dell'edilizia né favorirà un serio recupero del patrimonio immobiliare, ma rischia solo di produrre ricadute negative per i Comuni e per l'ambiente".

Il problemi legati a questa proposta di legge non riguardano soltanto il piano tecnico-costituzionali, ma anche quello legato alle politiche urbanistica e alla salute dei cittadini. Il professore Marco Casini, che insegna Rigenerazione Urbana all'Università La Sapienza di Roma ed è segretario dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Centrale, ha spiegato a Fanpage.it che per rigenerazione urbana "si intende la riqualificazione di edifici esistenti, magari dismessi o parzialmente utilizzati. L'edificio esistente è già inserito in un carico urbanistico e idraulico, con fognature, allacci e parcheggi. Se riqualifico un edificio non ho incidenza urbana. Invece rendere abitabili spazi che non lo erano alla nascita, equivale praticamente a costruire un piano in più di un edificio, con un carico ulteriore di abitanti, con parcheggi magari non previsti. Insomma, incide sul tessuto urbano".

Il secondo problema, secondo il professor Casini, è legato alla qualità dell'abitare: "Esistono standard edilizi che servono proprio a tutelare l'igiene e la salute della persona. Ci sono requisiti minimi per l'abitabilità dei locali e riguardano l'altezza minima, la presenza di finestre e, per esempio, la presenza del gas radon. Il Lazio è, insieme alla Lombardia, la regione italiana che ha il maggior quantitativo di radon nel sottosuolo, un gas inodore, incolore e cancerogeno. Esistono norme ben precise in merito ai quantitativi di gas radon e quindi, quando si parla di garage, è essenziale effettuare misurazioni di questo gas. Certamente ci possono essere garage e sottoscala che soddisfano tutti questi requisiti, ma quanti sono nel Lazio?"

A questo va aggiunto, spiega ancora Casini, "il rischio idrogeologico. Nelle zone ad alto rischio, per esempio, è vietata la costruzione di locali seminterrati. È evidente che questo percorso di legge ha delle sue ragioni, ma ci sono elementi che non trovano facile applicazione. Potrebbero presentarsi più problemi che soluzioni. Esiste già una legge regionale sul recupero dei sottotetti, si dice, ma è un discorso diverso: ha altre caratteristiche, perché in alto ci sono aria e luce. Nelle cantine ce n'è meno, ma c'è umidità, non c'è ventilazione, c'è il rischio radon e anche il rischio allagamento".

20 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views