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Parla Camilla, la ristoratrice simbolo di Ostia: “Non vogliamo soldi, lasciateci lavorare”

Camilla ha 22 anni ed è la titolare di un bistrot a Ostia. La foto che la ritrae in un momento di sconforto dopo aver saputo che il Lazio sarebbe tornato zona rossa, è diventata non solo virale, ma anche il simbolo del dramma che i ristoratori stanno vivendo. “Lo stato non ci ha dato una mano, lasciateci lavorare”.
A cura di Natascia Grbic
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"La foto è stata scattata pochi giorni fa, in quel momento non avevamo prenotazioni o altro, così mi sono seduta e sono stata presa da un momento di sconforto, che però è passato subito". Sono queste le parole con cui Camilla commenta la foto divenuta virale che la ritrae seduta per terra, in preda alla disperazione, subito dopo l'annuncio che il Lazio sarebbe diventato zona rossa. "Siamo da soli purtroppo e parlo per tutte quelle attività che hanno dovuto chiudere. Lo stato non ci ha dato una mano, io per esempio ho ricevuto solo 4 mila euro e per un'attività appena nata, come la mia, non sono soldi sufficienti. Noi non vogliamo soldi, ma vogliamo lavorare. Non mi aspettavo diventasse virale la foto, l'ha scattata mia madre prendendomi alla sprovvista".

Il post della mamma di Camilla diventato virale

Camilla ha 22 anni ed è la giovanissima titolare di un bistrot sul litorale di Ostia. A causa delle restrizioni imposte dalla zona rossa ha dovuto chiudere di nuovo la sua attività. La sua paura, così come quella di tanti altri lavoratori del settore della ristorazione, è di non riaprire più e rimanere sommersa dai debiti. "In questa tenera, drammatica, eloquente immagine muta si riesce a cogliere lo stremo e l'angoscia nella quale versa un'intera categoria di persone ormai così provate da un anno di errori clamorosi da parte di chi ci governa – ha scritto la madre di Camilla pubblicando lo scatto poi divenuto virale – Vorrei capire il senso di farci stare aperti questo sabato e domenica con inevitabili assembramenti che si creeranno sapendo che sono gli ultimi due giorni prima della totale chiusura. Visto che il problema esiste e dobbiamo chiudere, chiudo subito, ma devo avere la certezza che al contempo ho gli aiuti necessari per non fallire. Subito e senza complicate pratiche burocratiche senza senso. Rispetto per chi, come Camilla, ha programmato il suo futuro in funzione di un lavoro che per lei è passione e vita".

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