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Palazzo Torlonia in via della Lungara va all’università John Cabot, ma i residenti si oppongono

L’università privata americana John Cabot vuole ampliarsi e estendere gli alloggi per i suoi studenti e le studentesse anche a Palazzo Torlonia, in via della Lungara 3, ma i residenti del quartiere Trastevere non sono d’accordo.
A cura di Beatrice Tominic
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Nel quartiere Trastevere, a pochi passi dalla Villa della Farnesina e dalla Casa Internazionale delle Donne, si trova la John Cabot University, università privata americana creata nel 1972. L'ateneo, che ha già tre sedi nella zona centrale dell'università di Roma, si sta per appropriare anche di Palazzo Torlonia, al civico 3 di via della Lungara, ma i residenti della zona non sono d'accordo.

Il comitato del quartiere "Vivere Trastevere", infatti, si è già schierato contro la decisione dell'ampliamento della John Cabot: l'antico e importante palazzo, situato a pochi metri dalla Porta Settiminiana, in questo modo, arriverebbe ad ospitare moltissimi studenti per lo più statunitensi a svantaggio degli ultimi inquilini rimasti, a 96 dei quali non è stato rinnovato il contratto di affitto.

Un quartiere statunitense nel cuore di Roma

Il quartiere Trastevere, uno dei più pittoreschi della città di Roma e dei più amati da cittadini romani e turisti, già adesso ospita gli alloggi di circa 2000 studenti nei suoi 4 edifici. Come si legge in un articolo pubblicato oggi da Il Corriere della Sera, di fronte alla notizia dell'ulteriore estensione dell'ateneo, i residenti hanno mostrato tutto il loro malcontento e hanno dichiarato: "Un rione senza residenti è destinato a morire. Il rischio è di spopolare e snaturare ulteriormente un’area di Roma fra le più amate mondo."

Hanno annunciato, inoltre, che sono pronti a mobilitarsi per contrastare l'ampliamento dell'ateneo: l'associazione per la salvaguardia dei beni culturali Italia Nostra e i comitati di Emergenza Trastevere e Trastevere Attiva si sono già uniti all'appello al presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro dei beni Culturali Dario Franceschini e alla Sovrintendenza. La duplice richiesta è volta sia all'ateneo che agli eredi dei Torlonia: all'università si consiglia di aprire ulteriori sedi anche in altri quartieri più periferici, mentre ai Torlonia di riprendere ad affittare gli appartamenti del palazzo, magari anche a giovani coppie, oggi agevolate dal Governo.

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