Ostia, spiagge libere piene ma senza bagnini: “Nessuna certezza, in pericolo la sicurezza dei bagnanti”

È iniziata la stagione balneare ad Ostia, ma senza certezze, sopratutto per la categoria dei bagnini. Ad essere in pericolo di conseguenza anche la sicurezza dei bagnanti. Nonostante dal primo maggio i lidi laziali siano stati aperti e presi d'assalto nella Festa dei Lavoratori, i bagnini nelle spiagge libere non hanno iniziato a lavorare. Una problematica che si ripete ciclicamente ma che quest'anno sembra particolarmente grave per le spiagge libere, i cui bandi per le concessioni sono gestite dal Comune di Roma.
A testimoniarlo un bagnino di Ostia ascoltato da Fanpage.it. "Dopo dodici anni che sono di servizio ad Ostia, quest'anno non penso lavorerò perché non ci sono certezze né trasparenza da parte del Comune", ha dichiarato. D'accordo anche Silvano Terenzio, presidente dell'Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti (ANAB) – Sezione Lazio. "Da che ne ho memoria a Castelporziano l'ultima volta che noi bagnini non abbiamo iniziato a lavorare a partire dal primo maggio era nel 2016", rivela a Fanpage.
La stagione balneare a Ostia e Castelporziano inizia senza i bagnini: l'allarme della categoria
Gli ombrelloni si sono aperti come da programma il primo maggio sui lidi laziali. Il Comune di Roma ha autorizzato i gestori degli stabilimenti ad aprire nonostante le concessioni siano scadute. In attesa che le trenta spiagge vengano assegnate tramite bando, i vecchi gestori hanno potuto aprire seppur in via temporanea. Lo scenario più grave è però al momento quello delle spiagge libere, che ieri sono state riempite dai bagnanti, ma senza i servizi quali chioschi, bagni e sopratutto il servizio di salvataggio. Se ad Ostia le spiagge libere sono in fase di assegnazione, a Castelporziano la procedura burocratica è ancora piuttosto lunga. Solo due giorni prima dell'inizio della stagione balneare è stato annunciato il bando per le spiagge. "Noi stavamo attendendo di poter partire. Invece sono usciti i bandi per le concessioni di Castelporziano. Quindi si ritarderanno ulteriormente i servizi di base nelle spiagge libere, anche quello essenziale di assistenza dei bagnini. Ed è un disagio per la nostra categoria, ma anche un pericolo per chi frequenta le spiagge", denuncia il presidente dell'ANAB, Silvano Terenzio.
I bagnanti però non aspettano di certo le procedure burocratiche e ieri infatti sfruttando il sole e la festa nazionale del primo maggio si sono diretti al mare. Ad essere presi d'assalto non sono stati solo i lidi, ma anche le spiagge libere dove non sono al momento garantiti né servizi igienici, né soprattutto i bagnini. Fulcro del problema, che si ripete ogni anno più o meno con le stesse dinamiche, è legare il lavoro dei bagnini alle dinamiche burocratiche delle concessioni balneari. "Il servizio di salvataggio dovrebbe essere gestito direttamente dallo Stato, dove il concessionario balneare paga un canone aggiuntivo per avere il servizio. Così si avrebbe un'organizzazione più seria e garantita, ma soprattutto darebbe sicurezza sia ai bagnanti, ma anche alla categoria dei bagnini che ogni anno ha sempre meno certezze", spiega Terenzio.
Sempre meno bagnini nelle spiagge laziali: "Non abbiamo sicurezza"
"Ogni anno quando termina la stagione noi bagnini non sappiamo se l'anno prossimo verremo richiamati", rivela Marco a Fanpage, uno dei bagnini che lavora ad Ostia, che quest'anno non ha ancora preso servizio e non crede lo farà. "La carenza che si sta vedendo di bagnini è proprio lo specchio di anni di sfruttamento. I giovani che iniziano a fare questo lavoro vedono le problematiche e le condizioni in cui lavoriamo e giustamente decidono di fare altro", spiega.
Il suo non è un caso isolato, come conferma anche il presidente dell'ANAB, quella dei bagnini è una categoria che nonostante abbia la responsabilità penale di prestare il primo soccorso ai bagnanti, non viene tutelata come dovrebbe. "Molti colleghi dopo le notizie scoraggianti su Castelporziano hanno cominciato a cercare lavoro altrove. Si sono spostati di Comune", racconta Silvano Terenzio. Mentre i gestori dei lidi, seppur con una concessione scaduta, hanno potuto riaprire e consentire il servizio di salvataggio, i bandi comunali per le spiagge libere hanno ritardato il lavoro già stagionale dei bagnini.
Nel commentare l'avvio della stagione balneare, l'assessore al Patrimonio di Roma Capitale, Tobia Zevi non ha potuto non parlare dei problemi organizzativi. "Di questo disagio ci dispiace, come Amministrazione già dalle prossime ore saranno intensificate le operazioni necessarie". Una promessa che la categoria di bagnini spera venga messa velocemente in pratica. "Attendiamo una qualche comunicazione concreta, che ci faccia capire sopratutto tra quanto potremmo iniziare a lavorare. Se ci dicono che da domani possiamo lavorare è un conto. Se con l'uscita dei nuovi bandi iniziamo dal 20 luglio in poi è un altro discorso", spiega con preoccupazione il presidente dell'ANAB.