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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio Willy, l’avvocato dei fratelli Bianchi: “Minacce in carcere? Non mi risultano”

L’avvocato Massimiliano Pica non conferma gli insulti e le minacce che starebbero ricevendo in questi mesi Marco e Gabriele Bianchi, imputati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte. I due fratelli si trovano nel carcere di Rebibbia e rischiano una pena fino all’ergastolo per la morte del 21enne di Paliano.
A cura di Simona Berterame
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"Ci sputano nel piatto, ci chiamano infami"queste le parole pronunciate da Marco Bianchi al fratello, secondo i verbali riportati dal quotidiano La Repubblica, durante un colloquio in carcere intercettato dai carabinieri. Presi di mira dagli altri detenuti perché accusati dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte, il giovane di Artena ucciso dopo un violento pestaggio la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020.

Le parole dell'avvocato Massimiliano Pica

Un clima pesante vissuto dietro le sbarre che però non viene confermato dal legale dei ‘gemelli' di Artena, Massimiliano Pica. "Assolutamente no, non mi risultano violenze o minacce nei confronti dei miei assistiti. Non posso comprovare quanto riportato dai giornali, quello che viene scritto non mi risulta". I due all'inizio erano stati posti in isolamento ma già da diversi mesi sono stati spostati insieme agli altri detenuti ,ed è in quel frangente che sarebbero partite le minacce e gli insulti. Una situazione tesa che però non avrebbero riportato al loro avvocato. "Vado a trovarli tutte le settimane se si fossero sentiti in pericolo me l'avrebbero detto", conclude Pica.

La sentenza attesa per l'inizio del 2022

Nel frattempo va avanti il processo per la morte di Willy, presso il Tribunale di Frosinone, che vede alla sbarra oltre a Marco e Gabriele Bianchi, anche Mario Pincarelli e Francesco Belleggia (l'unico del gruppo ai domiciliari). Tutti e quattro devono rispondere dell'accusa di omicidio volontario e rischiano l'ergastolo. Nelle scorse udienze sono stati ascoltati i testimoni che hanno assistito al pestaggio, e che hanno indicato nel gruppo di Artena gli autori dell'assalto. L'ultima, terribile, testimonianza lo scorso 9 settembre di un amico di Willy: “Dopo il primo calcio ho provato a soccorrere Willy per portarlo via, ma appena ho provato ad afferrarlo mi è arrivato un calcio alla gola. Ho alzato anche le mani. Lui mentre era a terra veniva picchiato e ogni volta che provava a rialzarsi continuavano a picchiarlo con calci e pugni. Tutti e quattro picchiavano". Al momento sono state calendarizzate le udienze fino a dicembre. La sentenza è attesa per l'inizio del 2022.

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