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La morte dell'ultras Fabrizio Piscitelli a Roma

Omicidio Piscitelli, le frasi che incastrano il killer: “Lo sa tutta Roma che ha ammazzato Diabolik”

Nelle intercettazioni della Squadra Mobile, Enrico Bennato parla dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli: secondo gli inquirenti, sarebbe la prova che sono stati lui e Raul Esteban Calderon a uccidere Diabolik.
A cura di Natascia Grbic
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"È scappato via, l'ho mandato via in Spagna. Non lo dì manco…lo sanno che l'ha ammazzato lui quello sulla spiaggia oh…ha ammazzato Diabolik. Lo sa tutta Roma…". A parlare è Enrico Bennato, accusato insieme a Raul Esteban Calderon dell'omicidio dell'ultras e narcotrafficante Fabrizio ‘Diabolik' Piscitelli. È lui, durante alcune intercettazioni ascoltate dalla Squadra Mobile, a parlare dell'uccisione del leader degli Irriducibili e della persona che ha premuto il grilletto. Il 20 aprile 2021 gli investigatori hanno ascoltato queste parole dalle quali "‘si evince chiaramente il contesto di lotte tra gruppi, e l'attribuzione dell'omicidio Piscitelli al proprio gruppo". "…perché è morto pure quello, a sede' sulla panchina stava, a fuma' la sigaretta, ha preso na revolverata qua dietro! E altri due de quelli la' che hanno sparato, vabbè so morti quelli che hanno sparato a Leandro". Altre parole dette da Bennato all'interno della sua abitazione, a persone fidate, che non lasciano spazio a molti dubbi.

"Nella conversazione del 20 aprile – si legge nell'ordinanza – è esplicita l'attribuzione a Raul Calderon dell'omicidio Piscitelli quale esecutore materiale. Parlando ancora degli omicidi già commessi e di quello in programma per il successivo mese di giugno, Enrico Bennato afferma espressamente che a uccidere Diabolik è stato ‘Francisco' (soprannome di Calderon, N.d.R.), fatto noto a tutti pure se gli inquirenti non hanno le prove". E ancora: "Le parole di Bennato appaiono particolarmente credibili non soltanto per il contesto riservato in cui sono pronunciate all'interno della propria abitazione e rivolte a persone di cui sembra avere piena fiducia ma anche perché egli confessa il proprio coinvolgimento in uno degli omicidi di cui stanno parlando, quello dell'albanese Sheajh e ‘accusa' altresì il proprio fratello Leandro, quale mandante dell'omicidio Piscitelli".

Un killer professionale, assoldato negli ambienti criminali per far fuori personaggi scomodi su commissione. Così viene descritto nell'ordinanza Raul Esteban Calderon. Anche se questo potrebbe non essere il vero nome del 52enne. L'uomo è accusato anche dell'omicidio di Selavdi Shehaj, ucciso sulla spiaggia di Torvaianica a colpi di pistola mentre stava lavorando nello stabilimento gestito dalla moglie. Anche in questo caso, la modalità dell'omicidio è stata la stessa di quello di Piscitelli, con il killer vestito da runner che si è confuso tra la folla e poi è fuggito.  Calderon nega di essere l'autore degli omicidi. Per gli inquirenti invece, anche alla luce delle intercettazioni, ci sarebbero davvero pochi dubbi.

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