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Omicidio Stefania Camboni a Fregene

Omicidio Fregene, possibile svolta: tracce di sangue sulle ciabatte della nuora di Stefania Camboni

Svolta sull’omicidio di Stefania Camboni a Fregene: sono state trovate tracce di sangue, non visibili a occhio nudo, sulle ciabatte di Giada Crescenzi, la nuora della donna e al momento unica indagata per la morte della 58enne.
A cura di Enrico Tata
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Possibile svolta sull'assassinio di Stefania Camboni a Fregene. Sono state trovate tracce di sangue, non visibili a occhio nudo, sulle ciabatte di Giada Crescenzi, la nuora della donna e al momento unica indagata per la morte della 58enne. Le piccole macchine, quasi invisibili ma numerose, sono state scoperte dopo un'attenta analisi tecnico-scientifica e potrebbero aggravare la posizione della compagna del figlio di Stefania. Le calzature sono state lavate, maldestramente, e quindi le tracce ematiche sono ancora evidenti al microscopio.

I pm parlano di "voluminose tracce di sangue, non visibili a occhio nudo, ma emerse dopo un doppio esame tecnico-scientifico, sotto la suola di entrambe le ciabatte in uso esclusivo dell'indagata chiaramente oggetto di un goffo tentativo di occultamento delle tracce".

Non sono state trovate altre tracce di sangue, la scena del crimine è stata ripulita e gli avvocati sono convinti che il killer, chiunque esso sia, abbia gettato sia l'arma del delitto, un piccolo coltello da cucina, che  i panni intrisi di sangue utilizzati per pulire la villetta di Fregene in un bosco del litorale tra Fregene e Passoscuro. Le ricerche sono tuttora in corso e per questo i legali della famiglia Camboni hanno diffuso nei giorni scorsi un appello alla cittadinanza: chiunque trovi buste sospette piene di panni all'interno della boscaglia del litorale a Nord di Roma è pregato di segnalarlo immediatamente alle forze dell'ordine. Nelle prossime ore, inoltre, i carabinieri del Ris entreranno nuovamente nella villetta di via Agropoli per ulteriori analisi.

Intanto Giada Crescenzi resterà in carcere, ha deciso il gip del tribunale di Civitavecchia al termine dell'interrogatorio di convalida del fermo. La donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il giudice ha un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, motivata dal pericolo di inquinamento delle prove. Crescenzi è accusata di omicidio aggravato dalla minorata difesa e con abuso di relazioni domestiche e di ospitalità.

Un altro dettaglio su cui si stanno concentrando gli inquirenti è relativo all'automobile di Camboni, trovata ferma fuori strada a 150 metri metri dalla villetta, con il finestrino del guidatore abbassato.

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