Omicidio Fregene, Luciano Garofano nominato super perito della famiglia di Stefania Camboni

Luciano Garofano è il super perito di parte della famiglia di Stefania Camboni. L'ex generale dei carabinieri già alla guida dei Ris, è stato nominato per assumere l'incarico in merito all'omicidio di Fregene. Garofano, professionista affermato e noto volto televisivo, ha seguito alcuni tra i casi italiani di cronaca nera più importanti, tra i quali il delitto di Garlasco e la strage di Erba. A Garofano spetta il compito di guiderà l'equipe di specialisti che assisteranno i famigliari di Stefania Camboni, uccisa a coltellate e per il cui omicidio è indagata la nuora Giada Crescenzi. Venerdì è in programma un nuovo sopralluogo del nucleo scientifico dei carabinieri nella villa di Fregene.
Giada Crescenzi potrebbe aver avuto un complice
Secondo quanto è emerso finora in sede d'indagine Giada Crescenzi, al momento unica indagata per l'omicidio della suocera Stefania Camboni, potrebbe aver avuto un complice. Per la Procura della Repubblica di Civtavecchia la trentunenne potrebbe non aver agito da sola, ma "con altri, non ancora individuati". Una delle ipotesi è che qualcuno possa averla aiutata a ripulire le tracce di sangue all'interno dell'abitazione.
Crescenzi, interrogata dagli inquirenti, al momento si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il giudice delle indagini preliminari Viviana Petrocelli ha disposto la custodia cautelare in carcere, perché c'è il rischio che possa adoperarsi per inquinare le prove, nel tentativo di depistare le indagini. Il figlio della vittima Francesco Violoni non è indagato, la notte in cui si è consumato l'omicidio era a lavoro.
Arma del delitto non trovata, da chiarire come l'auto della vittima sia stata spostata
Trovate tracce di sangue sulle ciabatte di Crescenzi, gli investigatori torneranno nella villetta di Fregene, per cercare ulteriori tracce ed indizi di prova. L'arma del delitto, presumibilmente un coltello, non è stato ancora trovato. Com'è ancora da chiarire la dinamica dello spostamento dell'auto della vittima. Tracce di sangue lavato sono state trovate con le torce al luminol nel bagno della vittima ma anche nell'abitazione contigua dove Giada Crescenzi abitava con il compagno. Su internet inoltre Giada ci sono ricerche fortemente sospette: ha cercato su come lavare macchie di sangue da lenzuola e vestiti e come utilizzare veleni. Le indagini sono in corso e gli inquirenti mantengono il massimo riserbo.