Omicidio di Fregene, l’appello per trovare l’arma del delitto: “Cerchiamo panni sporchi di sangue”

Stefania Camboni è stata uccisa in casa con oltre venti coltellate, alcune alla gola e al cuore e altre ai polmoni. Per l'omicidio di Fregene è stata arrestata la nuora della donna, Giada Crescenzi, anche se il movente è ancora oscuro.
Le indagini sono tuttora in corso e adesso gli inquirenti si stanno concentrando su due elementi chiave: non è stata trovata l'arma del delitto, secondo i medici legali un coltello da cucina con lama liscia, larga circa quattro centimetri. Inoltre, non sono stati trovati i panni sporchi di sangue con cui sarebbe stata ripulita la scena del crimine.
L'avvocato Massimiliano Gabrielli, legale della famiglia Camboni-Violoni, ha lanciato un appello ai cittadini di Fregene per chiedere loro di segnalare immediatamente alle forze dell'ordine "buste sospette abbandonate nei secchioni, nella vegetazione, nella macchina, tra i rovi o in fossati di Fregene e zone limitrofe".
Questo l'appello diffuso dal legale: "Chiediamo con forza e senso civico a chiunque, nelle prorpie passeggiate, attività di pulizia volontaria o per semplice caso, si imbatta in busate sospette abbandonate nei secchioni, nella vegetazione, nella macchia, tra i rovi o in fossati di Fregene e zone limitrofe – soprattutto contenenti panni od oggetti sporchi di sangue – di non toccare nulla e di allertare immediatamente le forze dell’ordine, contattando il 112 o la Caserma dei Carabinieri di Fregene (0666564333). Purtroppo, il territorio di Fregene è spesso vittima dell’inciviltà di chi abbandona rifiuti nei luoghi più remoti, e molti cittadini sono abituati a raccogliere e smaltire tali scarti per senso del decoro. Tuttavia, nel contesto di questo drammatico evento, anche un singolo sacchetto potrebbe celare elementi probatori fondamentali per la giustizia.
Secondo l'avvocato Gabrielli l'autore del delitto si sarebbe disfatto nella notte dell'arma del delitto e di altri oggetti compromettenti e decisivi per le indagini, nascondendoli nella boscaglia poco frequentata e battuta tra Fregene e Maccarese. "Il nostro invito è quindi duplice: non aprire né spostare autonomamente buste o materiali sospetti, e comunicare tempestivamente ogni anomalia alle autorità competenti. Aiutare le indagini significa tutelare la sicurezza dell’intera comunità e rendere onore alla memoria della vittima, i cui familiari attendono verità e giustizia".