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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio Colleferro, testimoni: “Willy preso a calci con inaudita violenza mentre era a svenuto”

Testimoni raccontano la ‘violenza inaudita’ con cui Willy è stato picchiato: “Non riesco a quantificare il tempo dell’aggressione, ma posso dire che la violenza dei colpi da me e Willy era di violenza inaudita”. E ancora: “Addirittura mentre era in terra hanno proseguito a sferrare calci e pugni contro Willy tanto che questi non è più riuscito a rialzarsi”.
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A cura di Enrico Tata
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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Nell'ordinanza con cui il gip del tribunale di Velletri ha convalidato l'arresto dei quattro accusati dell'omicidio di Willy Monteiro a Colleferro, c'è il racconto di molti testimoni oculari dell'aggressione, che di fatto confermano tutti i sospetti su almeno tre dei quattro ragazzi finiti in carcere. L'allarme scatta precisamente alle 3.30 del 6 settembre: il comandante dei carabinieri di Colleferro sente urla e grida provenire dai vicini giardinetti di piazza Oberdan e si precipita in strada. Vede Willy a terra con una persona che gli stava praticando la respirazione bocca a bocca. Purtroppo, come noto, Willy non ce l'ha fatta ed è morto intorno alle 4.

Il testimone: "Willy colpito con violenza inaudita"

Come detto, nell'ordinanza sono riportate molte testimonianze che ricostruiscono nei dettagli quanto accaduto. Un amico di Willy racconta di essere arrivato nella zona della movida a Colleferro vero l'una di notte. Intorno alle 3 Willy e i suoi amici stavano andando a riprendere la macchina, quando il 21enne ha visto un ex compagno di scuola che discuteva con un'altra persona. Willy è intervenuto nella discussione, ma poco dopo, insieme agli amici, si è allontanato per andare a riprendere la macchina: "Senza che io e Willy potessimo accorgerci di ciò che stava accadendo, venivamo aggrediti da alcuni ragazzi, tra i quali riconoscevo subito i due che stavano poco prima discutendo con Federico amico di Willy. Ricordo l'immagine di Willy steso per terra e i ragazzi che lo colpivano violentemente con calci e pugni. Il mio istinto di protezione mi spingeva a gettarmi addosso a Willy per cercare di proteggerlo dai colpi che stava ricevendo urlando agli aggressori che io e Willy non c'entravamo niente con quanto eventualmente era accaduto prima. Tutte le mie richieste finivano nel vuoto tanto che io stesso venivo colpito da calci e pugni sempre dagli stessi ragazzi che avevano aggredito Willy. Non riesco a quantificare il tempo dell'aggressione, ma posso dire che la violenza dei colpi da me e Willy era di violenza inaudita".

"Saltavano sopra il corpo di Willy"

Lo stesso testimone ha aggiunto un particolare inquietante: "Per quanto io ricordi, tutti i suddetti ragazzi da me descritti, sparavano calci e pugni contro me e Willy. Ho un vivido ricordo di un paio di loro, non ricordo pero' chi di preciso, che addirittura saltavano sopra il corpo di Willy steso in terra e già inerme".

"Willy colpito con calci e pugni mentre era a terra"

Un altro testimone racconta l'aggressione e spiega che Willy è stato colpito anche quando era a terra: "Ricordo in particolare che uno di loro ha sferrato un calcio all'altezza del petto di Willy facendolo cadere in terra mandandolo a sbattere contro una macchina parcheggiata sulla via. Dopo questo primo calcio Willy è riuscito ad alzarsi ma veniva nuovamente tempestato di calci e pugni tanto che cadeva di nuovo in terra. Addirittura mentre era in terra hanno proseguito a sferrare calci e pugni contro Willy tanto che questi non è più riuscito a rialzarsi".

Il ragazzo che Willy ha aiutato: "Era a terra con spasmi e convulsioni"

L'amico di Willy, quello che il ragazzo ha cercato di aiutare e per questo, probabilmente, è stato picchiato a morte, ha raccontato agli investigatori: "Qualcuno mi urlava che il mio amico Willy, coinvolto nel parapiglia, si trovava steso a terra ed io, facendomi spazio tra la gente, in effetti notavo Willy a terra sul marciapiede preso da spasmi tipo delle convulsioni. Attorno a lui c'era una moltitudine di persone e ricordo che qualcuno ha provato a soccorrerlo e rianimarlo".

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