Nuova intimidazione alla sindacalista per la casa: “Tre in un mese, hanno colpito la mia abitazione”

"Siamo al terzo atto vandalico in poco meno di un mese. Questa volta sono arrivati sull’uscio di casa mia". Così Emanuela Isopo, membro della segreteria nazionale dell’Unione Inquilini, racconta a Fanpage.it l’ennesimo episodio intimidatorio che l’ha colpita nella notte tra sabato 1 e domenica 2 novembre a Fiumicino. Il sindacato ha richiesto un incontro in con il prefetto Lamberto Giannini per discutere della sicurezza di Isopo.
Nuovo atto vandalico contro la sindacalista di Unione Inquilini
"Chi ha agito conosce i miei orari e le mie abitudini", spiega Isopo. Secondo quanto denunciato, ignoti hanno imbrattato con disegni osceni la porta di casa sua, un appartamento in un comprensorio Ater assegnatole nel 2016 in seguito a un'emergenza abitativa per cui era finita per strada insieme figlio di sei anni. La sindacalista si dice convinta che gli atti vandalici siano legati al suo impegno "per la tutela del patrimonio pubblico, dei diritti degli inquilini e della legalità" proprio all'interno del suo comprensorio.
Un gesto che segue un altro episodio avvenuto poche settimane fa, quando la sua auto fu vandalizzata con l'incisione di una Stella di David e le sue gomme squarciate. La stessa Isopo aveva spiegato allora di sentirsi presa di mira "per il lavoro sindacale che porto avanti" e di essere stata vittima di altri attacchi in precedenza.
Unione Inquilini chiede incontro con il prefetto Giannini
La Segreteria nazionale dell’Unione Inquilini ha espresso piena solidarietà alla dirigente, definendo l’accaduto "un gesto vile e inaccettabile" e parlando di "ennesimo atto intimidatorio contro l’impegno civile". In una nota, il sindacato denuncia una "preoccupante escalation" e chiede un incontro urgente con il prefetto, per garantire la sicurezza della militante e di tutti coloro che si battono per i diritti sociali. "È evidente la volontà di colpire Emanuela per il suo impegno nel territorio a favore dei diritti e della giustizia", scrive l’Unione Inquilini, sottolineando che "questi segnali intimidatori sono un attacco non solo a lei, ma a chiunque crede nella libertà di parola, nella partecipazione e nella solidarietà".
Dal sindacato arriva infine un appello alla società civile: "Chiediamo che le istituzioni, le realtà sociali e la cittadinanza si uniscano in una rete di sostegno intorno a Emanuela, per dire con forza che nessuna intimidazione fermerà chi difende la dignità e i diritti delle persone". Un invito che suona come un monito: "Dove mancano la presenza e la protezione dello Stato, è fondamentale ricostruire una comunità solidale e vigile — scrivono i dirigenti dell’Unione Inquilini — capace di proteggere chi si impegna per il bene comune".