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Manifestazione vietata a CasaPound: qualche decina di militanti in sit in

Nonostante il divieto, alcuni militanti di CasaPound, qualche decina, si sono riuniti per manifestare in zona Esquilino davanti la sede di via Napoleone III.
A cura di Enrico Tata
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Nonostante il divieto, alcuni militanti di CasaPound, qualche decina, si sono riuniti per manifestare davanti alla sede romana, zona Esquilino. Sulle finestre del palazzo, alcune bandiere con i simboli del movimento di estrema destra e diversi striscioni contro Draghi e il suo governo. Dallo stabile occupato di via Napoleone III l'amministrazione aveva fatto togliere la grande scritta ‘CasaPound' sulla facciata.

"Oggi ci riprendiamo la libertà. Il divieto che ci è stato imposto viene soltanto da pressioni politiche e dalla volontà del Pd, ed è inaccettabile. A CasaPound sono state sempre rivolte accuse pretestuose ma non eravamo mai arrivati a questo punto. A quelli che ci sventolano in faccia la Costituzione diciamo: ‘O ci mettete fuorilegge o ci consentite di manifestare'", ha dichiarato Luca Marsella, portavoce di CasaPound Italia. "Oggi siamo qui perché non abbiamo accettato questo divieto. Ancora una volta abbiamo dimostrato senso di responsabilità e abbiamo spostato il sit in sotto questo palazzo che dà tanto fastidio ai più. Questa era una manifestazione contro il governo e non sulle strumentalizzazioni che sono state fatte".

La questura aveva vietato la manifestazione di CasaPound

Il 23 maggio scorso la questura di Roma aveva deciso di vietare la manifestazione organizzata per oggi a piazza di Santa Maria Maggiore.  "All'esito anche di un Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica, tenutosi in Prefettura, ha deciso di adottare un formale divieto allo svolgimento della manifestazione nella piazza indicata. La suddetta piazza, infatti, in una serie di interlocuzioni con il promotore è stata indicata più volte come non idonea ad ospitare tale manifestazione per motivi di ordine e sicurezza pubblica, anche in virtù della estrema vicinanza con Piazza dell'Esquilino, già precedentemente individuata dall'Anpi Provinciale di Roma come luogo per lo svolgimento di una manifestazione regolarmente preavvisata sempre per il 28 maggio nella stessa fascia oraria", è stata la nota della questura.

Anche il sindaco Gualtieri aveva espresso soddisfazione per la decisione del questore. "Soddisfatto per la decisione della Questura di vietare la manifestazione di CasaPound nella capitale sabato 28 maggio. Avevo già espresso la mia posizione contraria nella riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica. Roma è e sarà sempre antifascista", le parole del primo cittadino.

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