Nessun ospedale di Roma e del Lazio nella lista dei 15 migliori d’Italia: la classifica Agenas

Nessun ospedale del Lazio figura tra i migliori quindici d'Italia. I dati del Programma Nazionale Esiti (Pne) dell’agenzia ministeriale Agenas relativi al 2024 non premiano la sanità regionale laziale. A livello nazionale, "emerge il quadro di un sistema sanitario in grado di migliorare quando siano fissati riferimenti normativi precisi e i dispositivi di valutazione permettano di monitorare i progressi fatti". In generale secondo l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, "la qualità dell’assistenza migliora, ma il sistema rimane segnato da forti diseguaglianze territoriali e da un divario Nord-Sud".
La differenza geografica balza agli occhi nell’elenco delle strutture che registrano un livello alto o molto alto in almeno sei aree di valutazione. A dominare è la Lombardia con cinque ospedali, seguita da Veneto (3) ed Emilia-Romagna (2). Campania, Marche, Piemonte, Umbria e Toscana contano una struttura ciascuna. Grande assente Roma, come il resto del Lazio.
La ricerca di Agenas su otto ambiti clinici
Agenas ha elaborato la ricerca utilizzando 218 indicatori: 189 riguardano l’assistenza ospedaliera e 29 l’assistenza territoriale, valutata indirettamente tramite i tassi di ospedalizzazione. Questi criteri hanno permesso di tracciare un quadro qualitativo su otto ambiti clinici: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare e nefrologia.
Dove eccellono gli ospedali laziali: guida il Gemelli
Nei singoli ambiti, però, gli ospedali di Roma e del Lazio ottengono comunque risultati di rilievo. Tra le strutture italiane con livello molto alto nel cardiocircolatorio figurano anche il San Camillo-Forlanini e il Sant’Andrea. Nel sistema nervoso si distinguono il Gemelli e il San Filippo Neri, insieme al Polo ospedaliero di Viterbo e allo Spaziani di Frosinone.
Nella chirurgia oncologica i migliori in regione risultano il Gemelli e l’Umberto I, seguiti dal Sant’Eugenio, dal Gemelli Isola Tiberina e dal Presidio Ospedaliero Nord di Latina, tutte strutture classificate a livello molto alto. Il Gemelli eccelle anche nel trattamento della gravidanza e del parto. Sono invece quattordici gli ospedali laziali con valutazione molto alta nell’ambito osteomuscolare.
Eccellenze ma frammentate, livelli molto bassi in 19 ospedali
In regione, quindi, non mancano eccellenze, ma le competenze appaiono più frammentate rispetto ad altre aree del Paese. Ogni ospedale ha il suo punto di forza, mentre manca una struttura capace di raggiungere punteggi elevati in tutti gli ambiti analizzati da Agenas.
Sul versante opposto, sono 19 i presidi che hanno ricevuto una valutazione di qualità molto bassa in almeno un ambito. In una classifica negativa delle regioni italiane, il Lazio è al terzo posto insieme alla Puglia, preceduto solo da Campania e Sicilia. Sei ospedali, però, mostrano un miglioramento rispetto allo scorso anno e sono usciti dall’elenco delle strutture con livelli critici.