Nel Lazio ristoranti aperti fino alle 22: “L’importante è stato tirare su la serranda”

Un inizio a rilento quello di lunedì 26 aprile: il primo giorno di zona gialla, con i ristoranti aperti anche la sera fino alle 22, non ha visto moltissime persone in strada. Ma, se le folle non si sono viste, a mancare non è di certo la speranza e la contentezza sia da parte dei gestori delle attività commerciali, sia da parte dei clienti. "L'importante è stato tirare su la serranda, avevo il forno spento da sei mesi – dichiara a Fanpage.it il gestore del ristorante ‘Ai spaghettari' – Averlo riacceso anche solo per una pizza va bene". I tavoli non sono pieni nemmeno nell'orario dell'aperitivo: complice il fatto che il fine settimana è appena passato e di lunedì le persone escono di meno, sono tanti i locali semivuoti, anche in zone centrali come Campo de' Fiori. "C'è sempre una sensazione di paura ma bisogna guardare avanti, se no è atroce. Spero che col tempo tutti migliori, che si possa rimanere aperti di più, che rientri il turismo e si vada avanti con i vaccini. Ma ci serve l'aiuto di banche e governi: possiamo fabbricare pizza e spaghetti, ma non soldi".

Riaprono i ristoranti: i messaggi dei clienti
Molte le persone contente di poter andare di nuovo nel loro ristorante preferito: e c'è anche chi, preso da un impeto di gioia, ha scritto dediche e lasciato pensieri ai gestori dei locali. Un omaggio gradito, che rende questa ripartenza ancora più importante e fa sentire tutti ancora più uniti, nonostante la strada da percorrere sia ancora molto lunga. "Un piccolo pensiero per festeggiare il vostro ritorno (anche se solo fino alle dieci, anche se solo quando non piove) e augurare a voi (e a chi fa il vostro mestiere) di continuare a illuminare le piazze (e anche un pochino la mia vita)".
