Nel Lazio non servirà più il tampone molecolare: basterà il test rapido

Per la diagnosi da infezione da Sars-Cov-2 non servirà più effettuare il test molecolare, ma basterà il rapido antigenico. Lo ha deciso la Regione Lazio con un'ordinanza firmata dal presidente Nicola Zingaretti. "Considerato il costante aumento della incidenza di nuove infezioni, attualmente corrispondente nel Lazio a 374,27 soggetti positivi per 100.000 abitanti, e al conseguente accrescimento dei casi positivi tra i cittadini della nostra regione, abbiamo voluto recepire immediatamente le normative appena decise dal governo, sottolineando alcuni punti essenziali – ha dichiarato Zingaretti – Primo fra questi il test antigenico rapido, se positivo, non deve essere confermato dal test molecolare che viene effettuato solo su richiesta del medico in base alla valutazione dei sintomi. L’accesso alle strutture sanitarie, dagli ospedali alle case di cura, è consentito solo con le due dosi di vaccino e la dose booster, dunque con il super green pass. Per quanto riguarda la quarantena restano vigenti le norme attuali, in attesa che quanto stabilito ieri sera dal governo diventi legge”.
Nel Lazio basta il test rapido: le nuove regole
Nel caso in cui il test rapido sia positivo quindi, non c'è bisogno di conferma del molecolare, e la persona comincia subito l'isolamento. Nel caso in cui invece si sia sintomatici e il test risulti negativo, bisognerà ripeterne un altro a distanza di due o quattro giorni o con un altro rapido o con un molecolare, ma ‘esclusivamente sulla base della valutazione clinica (p.es presenza e gravità dei sintomi) ed epidemiologica del caso'. Anche per determinare la fine dell'isolamento basterà il test antigenico rapido, sia per i positivi sia per i contatti di positivi. La decisione è stata presa dopo il boom di richieste di tamponi molecolari nella città di Roma. Con l'avanzare di Omicron e l'aumento dei contagi, trovare posto per fare un molecolare è totalmente impossibile. Non solo: c'è chi ha cominciato ad alzare i prezzi, e chiede anche 140 euro per un tampone nel caso si vogliano i risultati in soli quattro ore. La corsa al tampone, con drive in, farmacie e laboratori privati totalmente intasati, ha spinto la Regione a ridisegnare le regole, e ridimensionare l'importanza del molecolare.