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Nel Lazio mancano ancora 300mila dosi di vaccino antinfluenzale

La campagna di vaccinazione contro l’influenza è in ritardo nel Lazio. Il mancato rispetto del calendario è dovuto soprattutto alla mancata consegna di centinaia di migliaia di dosi da parte dell’azienda francese Sanofi, con cui la Regione amministrata da Nicola Zingaretti si è già mossa per vie legali.
A cura di Enrico Tata
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La campagna di vaccinazione contro l'influenza è in ritardo nel Lazio. Il mancato rispetto del calendario previsto dalle asl è dovuto soprattutto alla mancata consegna di centinaia di migliaia di dosi da parte dell'azienda francese Sanofi, con cui la Regione amministrata da Nicola Zingaretti si è già mossa per vie legali. Il Lazio ha ordinato, già lo scorso 31 aprile, 2,4 milioni di dosi di vaccino e ne ha ricevute ad ottobre circa 900mila. Da allora, però, la distribuzione è andata a rilento a causa, soprattutto, del fatto che le dosi promesse da Sanofi non sono mai arrivate (ne dovrebbero mancare all'appello 300mila). Al 16 dicembre le vaccinazioni registrate erano 1.293.825 (dati ufficiali della Regione Lazio) e in questo numero sono compresi tanto i vaccini effettuati dai medici di famiglia e dai pediatri che quelli venduti dalle farmacie. La Regione Lazio aveva annunciato l'intenzione di somministrare almeno 1,5 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale negli studi medici, obiettivo che ancora non è stato raggiunto. Tuttavia rispetto agli anni scorsi il numero complessivo di vaccini inoculati è stato ampiamente superato. Oltre 370mila persone in più sono state vaccinate rispetto al totale del 2018, quando fu vaccinato il 52 per cento della popolazione anziana della regione. In totale le cosiddette categorie a rischio ammonterebbero a 2,2 milioni di cittadini su oltre 6 milioni (e quindi, anche in questo caso, l'obiettivo di vaccinarne gran parte è ancora lontano). Peraltro il picco della stagione influenzale sta arrivando e potrebbe essere già troppo tardi, visto che dal momento dell'inoculo al momento della formazione degli anticorpi passa del tempo.

Per ora circolazione influenzale quasi azzerata nel Lazio

In ogni caso le mascherine e il distanziamento sociale stanno contribuendo a limitare la circolazione dell'influenza, tanto che l'assessore D'Amato ha dichiarato nei giorni scorsi: "Nel Lazio ad oggi l'incidenza delle sindromi influenzali è pari a 1,37 casi ogni mille abitanti. A dicembre, dunque, la circolazione del virus influenzale nel Lazio è praticamente assente. L'utilizzo delle mascherine e la copertura vaccinale stanno funzionando". Nella settimana dal 27 gennaio al 2 febbraio del 2020 è stato registrato il picco influenzale con un valore pari addirittura a 17 casi ogni 1000 abitanti. In tutto il Lazio fino a febbraio dello scorso anno sono stati diagnosticati circa 580mila casi di influenza. 

Il ritardo della consegna: la versione di Sanofi

La maggior parte delle dosi di vaccino mancanti sono, come detto, quelle ordinate dall'azienda francese Sanofi. La Regione Lazio ha avanzato una causa per risarcimento, poiché in questa storia si ritiene parte lesa. Sanofi ha ammesso che c'è stato un problema di produzione dovuto a un aumento di richieste che, "per la sua repentinità ed enormità, ha generato una situazione di forte pressione" e quindi la domanda non era tecnicamente fronteggiabile. L'11 dicembre l'assessore D'Amato ha dichiarato alla stampa che nel Lazio ci saranno "in totale due milioni di vaccini, 400 mila in meno del previsto, ma già la prossima settimana ne arrivano 100mila dosi e garantiamo la copertura al 100% per gli over 65".

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