Morto il filosofo Paolo Virno: fu leader di Potere Operaio e professore universitario a Roma Tre

Paolo Virno è morto. Il filosofo e docente di Filosofia del linguaggio, semiotica ed etica presso l'università di Roma Tre, si è spento il 7 novembre all'età di 73 anni. "‘Sostanza di cose sperate': dicevi così per dire comunismo. E la tua vita è stata fatta di quelle cose, nella filosofia, nel preparare una cena, nell’amicizia. Una tristezza infinita, oggi, appena lenita dal fatto che te ne sei andato il 7 novembre, il giorno dell’assalto al cielo", le parole di cordoglio di Sandro Mezzadra, professore di Filosofia politica all'Università di Bologna e amico di Paolo Virno.
Paolo Virno è stato una figura di spicco nel panorama politico e culturale. Le sue opere e i suoi insegnamenti hanno contribuito a formare generazioni di studenti, studiosi e lettori. Un lascito enorme dal punto di vista intellettuale, che continuerà a rappresentare un punto di riferimento per l'esercizio e la difesa del pensiero critico. I suoi studi, che hanno sempre viste intrecciate filosofia, linguistica e politica, hanno indagato le trasformazioni del lavoro e della vita collettiva, ponendo al centro la critica come forma di libertà. Tantissime le sue opere, immenso il suo lavoro di critica e ricerca condotto durante tutta la sua vita: ‘Grammatica della moltitudine. Per una analisi delle forme di vita contemporanee', ‘Parole con parole. Poteri e limiti del linguaggio', ‘Saggio sulla negazione. Per una antropologia linguistica', ‘Dell'impotenza. La vita nell'epoca della sua paralisi frenetica'.
A ricordare Paolo Virno, anche la filosofa Judith Revel: "Paolo era un immenso umano, dotato di un'inverosimile generosità, di braccia anormalmente lunghe, di un eccezionale talento per raccontare le storie, e di un'intelligenza tanto strepitosa quanto gentile".
Formato nel movimento operaista, Paolo Virno è stato parte attiva di Potere Operaio, organizzazione della sinistra extraparlamentare di cui il docente era figura di spicco. Arrestato durante la controversa inchiesta passata alla storia con il nome di ‘Teorema Calogero' e ‘processo 7 aprile', che portò in carcere centinaia di intellettuali e studenti accusati ingiustamente di far parte di organizzazioni armate, fu poi assolto da ogni accusa. Proprio durante la detenzione ebbe modo di elaborare ancora di più le sue teorie, che trovarono spazio nella rivista Luogo Comune.
Paolo Virno non si limitava all’insegnamento accademico: credeva che il sapere dovesse circolare oltre le aule universitarie, mettendosi al servizio della comunità. In questo spirito fu tra i fondatori della LUM – Libera Università Metropolitana, uno spazio di formazione e riflessione aperto, "esperimento di autoformazione e di conflitto costituente dentro e contro le trasformazioni dell'università". Uno spazio che Virno ha sempre animato con dedizione e passione, diventando una figura di riferimento per intere generazioni di ragazze e ragazzi, ai quali ha dato tanto e a cui avrebbe avuto ancora tanto da dare.