Morta Oria Gargano, presidente della cooperativa antiviolenza Befree: una vita passata dalla parte delle donne

Oria Gargano è morta. La presidente e fondatrice della cooperativa sociale Befree si è spenta ieri. A dare la notizia sono state proprio le compagne e attiviste dell’associazione antitratta e antiviolenza: “Oria è arrivata con la forza di un uragano nelle nostre vite insegnandoci che insieme possiamo cambiare il mondo – si legge nel messaggio diffuso da Befree – Con quella tenacia caparbia come la sua indole marsicana e la capacità unica di guardare oltre, dove nessuna riesce nemmeno a immaginare – partendo dallo scantinato di casa sua – abbiamo condiviso gioie, sconfitte, successi e follia, come l'idea di creare Be free: La tua cooperativa femminista! Oria, sei rivolta e rivoluzione. Il dolore ora è immenso. Ma la tua forza continuerà ad ispirarci, in ogni gesto, parola e pratica. Ci stringiamo insieme alla tua famiglia, alle amiche, alle sorelle, alle compagne di lotta”.
Da sempre parte attiva nel movimento femminista, Oria Gargano era un punto di riferimento per la rete dei centri antiviolenza, e negli anni ha aiutato migliaia di donne a intraprendere percorsi di autodeterminazione e fuoriuscita dalla violenza. Nel 2007 aveva fondato Befree, cooperativa di cui era presidente, e che gestisce centri antiviolenza, case rifugio e sportelli non solo nel Lazio, ma anche in Molise e in Abruzzo.
Nel corso della sua vita Gargano ha pubblicato numerosi libri e saggi, proprio sul tema della violenza di genere. Il suo ultimo testo, ‘L’amore poderoso’, tiene traccia – in modo sottile – anche della vita dell’autrice. Ambientato tra Roma e Tagliacozzo, il libro intreccia memoria personale e impegno politico, una testimonianza di amore e resistenza, come è stata la sua vita. Tantissime le persone che hanno attraversato la sua vita e che in questo momento la stanno ricordando con affetto. Un’esistenza caratterizzata da attivismo e amore, soprattutto per le donne e le loro storie. Che ha contribuito a far emergere, uscire fuori, e aiutare, non lasciando mai nessuna indietro.
"Come un uragano. Esattamente come quando entrava in una stanza a riunione in corso, coi suoi passi, il suo portamento, quegli occhi meravigliosi e le sue gonne, il sorriso intelligente. Ieri Oria Gargano ha fatto irruzione nei nostri maledetti impegni, nelle faccende in cui eravamo assorte, nelle parole e nei silenzi, nel nostro 29 ottobre 2025, stravolgendolo", il ricordo dedlla consigliera regionale del Lazio e coordinatrice della Segreteria nazionale del Partito Democratico Marta Bonafoni – Oria non c'è più. E non pare possibile. ‘Oh, ti devo parlare'. Non so quante volte incrociandomi me lo diceva. E ogni volta era un crescere insieme, uno spaccare il capello in quattro, un ridere (tanto) e commuoverci (ogni volta che ne valeva la pena). Oggi è come se Roma perdesse una delle colonne più alte dei suoi Fori, la Marsica una delle sue orse più belle, il femminismo una voce autorevole e potente, il contrasto alla violenza di genere una guerriera indomabile".
“Con Oria Gargano perdiamo una femminista vera, una leonessa dolce e forte, che ha dedicato tutta la sua vita alle donne, a combattere la violenza, a dare voce a chi non l’aveva, a proteggere le vittime di tratta e a costruire un mondo più giusto – dichiara la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, ambasciatrice di Telefono Rosa – Ora siamo tutte un po’ più sole, ma anche più forti grazie a lei. E il percorso verso il 25 novembre, per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, non possiamo che compierlo con il suo esempio nel cuore, continuando a dare corpo e passione al tuo ricordo e a lottare per tutte le donne”.
 
		 
  