Metro C, resta in manovra il taglio da 50 milioni di euro: bocciato l’emendamento del Pd

La metro C di Roma non sarà finanziata dal Governo per 50 milioni di euro. Questa la denuncia del Partito democratico, che annuncia la bocciatura dell'emendamento proposto dal partito per riottenere il finanziamento. "A oggi, dopo due mesi di trattative in cui ci avevano garantito che la situazione della metro era ok, non è ok neanche per niente, perché la tabella non ha un +50: la matematica non è un'opinione e se c'è scritto -50, vuol dire che hai tolto 50 milioni da quella voce e li hai messi a finanziare un'altra opera", ha dichiarato la senatrice Beatrice Lorenzin. "La soluzione non c'è, una cosa per noi grave che deve essere risolta dal governo". Rimangono anche i tagli per la metro di Milano (M4) e quella di Napoli (Napoli – Afragola).
La tratta interessata dai tagli
Senza il finanziamento da 50 milioni di euro, il Comune di Roma non sarà in grado di proseguire i lavori per la tratta T1. Si tratta della parte di Linea C che collega Clodio/Mazzini a Farnesina, passando per il Flaminio e la stazione Auditorium, fondamentale per collegare il settore Nord-Ovest della città con quello Sud-Est. Un taglio che l'assessore alla Mobilità di Roma Capitale Eugenio Patanè aveva definito ‘assurdo', oltre che problematico, proprio perché andrà a impattare sulla vita di milioni di cittadini.
Gli emendamenti per riottenere i 50 milioni
A proporre emendamenti per riottenere i 50 milioni per la metro C di Roma non era stato solo il Partito democratico, ma anche il senatore di Forza Italia e presidente della Lazio Claudio Lotito. Nessuno di questi è passato, cosa che rischia di compromettere seriamente il proseguimento dei lavori. Il comune di Roma è già all'opera per trovare lo stesso i fondi: l'assessore Patanè stesso aveva dichiarato che nel caso il Governo non avesse stanziato il finanziamento, il Campidoglio avrebbe provveduto a chiedere un mutuo.