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Maxi incendio in una fabbrica nel viterbese. L’appello ai cittadini: “Chiudete porte e finestre”

Un incendio ha devastato una fabbrica di sanitari nel comune di Gallese. Per evitare il passaggio di sostanze inquinanti, la Croce Rossa ha già comunicato ai cittadini di tenere chiuse porte e finestre.
A cura di Beatrice Tominic
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Nella tarda mattinata di oggi è sviluppato un incendio nella fabbrica di ceramiche Gsi, Gruppo Sanitari Italia Ceramiche di Gallese Scalo, in provincia di Viterbo, fra i comuni di Orte e Civita Castellana, poco prima del confine del Lazio con l'Umbria. Le fiamme si sono propagate all'interno dello stabilimento che produce apparecchi sanitari per il bagno. Dopo un'esplosione il rogo si è propagato in tutta la struttura e si è sviluppato un fitto fumo nero, visibile anche da chilometri di distanza. Sul posto sono immediatamente arrivati i vigili del fuoco da Viterbo e da Civita Castellana con due autobotti: per ora non risultano feriti fra i dipendenti dello stabilimento.

Il comune di Gallese, però, ha già diramato un appello a tutta la cittadinanza del posto, già condiviso dal comitato locale di Orte della Croce Rossa Italiana: l'invito è quello di mantenere la chiusura delle aperture (porte e finestre) delle abitazioni e delle attività commerciali, industriali e di servizi, al fine di prevenire un possibile passaggio di inquinanti, compresi gli impianti di areazione forzata fino a cessato allarme.

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L'appello del comune di Gallese

A causa del rischio di esalazioni, infatti, il sindaco di Gallese, Danilo Piersanti, ha già diramato un'ordinanza per un'improcrastinabile intervento cautelativo della messa in sicurezza della popolazione interessata. Oltre alla chiusura di porte e finestre, il sindaco ha ordinato il divieto delle attività ludiche e sportive all'aperto (o di qualsiasi altro evento), l'esposizione di prodotti alimentari fuori dai negozi, della raccolta e della consumazione di frutta e verdura, valido anche per i comuni limitrofi.

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