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Massacrato per aver detto al branco che sulla giostra serviva il gettone: così è stato ucciso Luigi Cena

Per la morte di Stefano ‘Luigi’ Cena, il giostraio di Capena aggredito da un gruppo di ragazzi durante la Festa dell’Uva, s’indaga per omicidio. “L’hanno colpito alle spalle”, racconta un testimone. L’uomo è morto la mattina di martedì 14 ottobre all’ospedale Sant’Andrea di Roma dopo nove giorni d’agonia.
A cura di Francesco Esposito
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"Dovete prendere il gettone per usare la giostra, altrimenti dovete scendere", deve aver detto qualcosa del genere Stefano ‘Luigi' Cena, il giostraio massacrato di botte da un gruppo di ragazzi a Capena, nella città metropolitana di Roma, durante la Sagra dell'Uva. ‘Luigi il giostraio', come era conosciuto in paese, è morto a causa delle ferite all'ospedale Sant'Andrea nella mattina di martedì 14 ottobre, dopo nove giorni dal pestaggio subito.

I carabinieri della compagnia di Monterotondo sono ancora a caccia dei responsabili, ma intanto si aggrava la posizione di almeno sei dei nove denunciati dai militari per la rissa che era seguita all'aggressione ai danni di Cena la notte fra il 5 e il 6 ottobre. Mentre la procura di Tivoli ha aperto un fascicolo per omicidio.

"Lo hanno colpito alle spalle prendendo la rincorsa", il racconto dei testimoni

La Festa dell'uva  del vino di Capena, arrivata alla centesima edizione, si è chiusa nel dramma dopo che un gruppo di giovani, fra cui una ragazza, ha preteso di fare un giro sulla giostra di Luigi Cena senza pagare. Alcune testimonianze lasciate sui social dai cittadini raccontano come il branco avesse già creato problemi la sera prima.

"Non è stata una rissa, ma un'aggressione. Lo hanno preso alle spalle e gli hanno sbattuto la testa sull'asfalto", raccontano i familiari. È rimasta ferita anche la moglie di Luigi, 63, anni e un figlio, intervenuto con due amici per fermare il pestaggio. "Un ragazzo gli ha tirato un pugno di spalle prendendo la rincorsa", racconta un testimone su Facebook.

Il comune di Capena proclama il lutto cittadino

Le indagini della procura di Tivoli continuano. Intanto l'amministrazione comunale di Capena ha indetto il lutto cittadino per oggi mercoledì 15 ottobre per omaggiare l'uomo che "da anni costituiva un punto di riferimento per il divertimento e lo svago di intere generazioni"

Intanto gli abitanti, che ha organizzato una fiaccolata per la sera di giovedì 16, si chiedono come sia stato possibile tutto questo e chiede che i responsabili vengano assicurati alla giustizia.

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