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Massacra di botte la suocera: la reazione violenta alle richieste di aiuto della donna disabile

Ha massacrato di botte la suocera ed è stato arrestato per omicidio: la reazione violenta del 44enne di Latina alle richieste della suocera 70enne, impossibilitata a muoversi per una disabilità.
A cura di Beatrice Tominic
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Antonio Zappalà è stato trasferito in carcere con l'accusa di aver ucciso la suocera disabile, la 70enne Nadia Bergamini che nel pomeriggio di venerdì 14 gennaio è stata trovata distesa a terra in un lago di sangue dalla figlia che stava rientrando nella casa di via Casorati, a Latina e che ha subito chiamato soccorsi allertando il 118. Secondo la ricostruzione, l'uomo, probabilmente sotto effetto di alcol, ha reagito alla richiesta di aiuto della suocera che, a causa di una disabilità che la costringeva sulla sedia, non poteva muoversi in autonomia, si è alzato, è andato verso di lei e, una volta raggiunta, ha iniziato a picchiarla selvaggiamente, a mani nude, procurandole gravi lesioni e facendola cadere a terra. Dopodiché è tornato sul divano, lasciandola priva di sensi sul pavimento, come l'ha trovata la figlia. L'anziana donna è stata immediatamente portata di urgenza all'ospedale Santa Maria Goretti dove i medici prima le hanno rimosso un ematoma cerebrale e poi è stata trasferita in sala rianimazione dove è morta nel corso della notte.

Picchia la suocera e scatta l'arresto

La reazione violenta alle richieste della suocera, anziana e disabile: sembra questa la causa che ha spinto il 44enne di origini siciliane a picchiare la madre di sua moglie fino a procurarle gravi ferite e a buttarla giù dalla sedie su cui si trovava. Tutto sarebbe avvenuto in breve tempo, come hanno raccontato i vicini di casa agli agenti della squadra mobile della Questura di Latina, come si legge in un articolo di oggi de Il Messaggero. I vicini, infatti, hanno sostenuto di aver sentito confusione per pochi minuti, poi il silenzio e hanno pensato potesse trattarsi di una normale lite. Un volta rientrata la figlia, suo marito ha dichiarato che la caduta era avvenuta qualche momento prima, ma, come immediatamente immaginato dal personale sanitario che l'ha soccorsa, ciò non era possibile.

Non appena sono entrati nella casa gli agenti della polizia, inoltre, il 44enne si è subito dimostrato in stato di agitazione, si è rifiutato di indossare la mascherina ed è stato portato in Questura per accertamenti dove, una volta giunta la notizia della morte della suocera, è stato arrestato con l'accusa di omicidio. Il 44enne, insieme alla moglie, lavorava in un bar al Lido e aveva qualche precedente, soprattutto legato all'eccesso di alcol. Adesso sarà l'autopsia ad accertare le causa della morte, nel frattempo la casa dove è stata ritrovata la donna, che si trova nella zona fra il centro e il mare, poco distante dalla Pontina, è posta sotto sequestro per ulteriori verifiche da parte della polizia scientifica e della squadra mobile.

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