Marotta (SCE) sulla nuova inchiesta di Fanpage: “San Michele dalla cura delle persone fragili a centro di potere”

Continuano i commenti dopo la pubblicazione dell'ultima inchiesta di Fanpage.it sul sistema San Michele, secondo cui l'Azienda pubblica di servizi alla persona più grande della Regione e la seconda in Italia, che gestisce case di riposo, Rsa e altre attività di assistenza a persone in condizioni di fragilità, si starebbe trasformando nell'ultimo periodo. Nata come Opera Pia, sotto la presidenza di Giovanni Libanori di Fratelli d'Italia, vicesindaco di Nemi e vicino al deputato Luciano Ciocchetti, sembra che abbia iniziato a presentarsi, come sostenuto dall'inchiesta, come un vero e proprio laboratorio di potere, con incarichi, nomine, appalti e relazioni che coinvolgerebbe esponenti di spicco di Fratelli d’Italia e figure territoriali a loro vicine.
Non sono tardate ad arrivare reazioni dal mondo della politica, da quella del Partito Democratico che ha definito il sistema come "centro di spartizione e potere" al Movimento Cinque Stelle che, invece, lo ha chiamato "poltronificio", fino a Alessio D'Amato (Azione) secondo cui quanto emerso potrebbe rappresentare una vera e propria valanga in Regione Lazio. A rompere il silenzio, a margine di un altro evento, è stato proprio il governatore Francesco Rocca: "Tolleranza zero se non c'è trasparenza. Le interrogazioni? Non mi sottraggo".
Ma c'è chi rimprovera a Fratelli d'Italia di essersi smentito: "Nei fatti viene meno la retorica del merito di cui Meloni e sui sodali si riempiono la bocca. Non c’è merito, non c’è trasparenza in quello che abbiamo visto nell'inchiesta di Fanpage.it", è il commento di Claudio Marotta, consigliere regionale del Lazio e capogruppo di Sinistra Civica Ecologista (SCE).
"La nuova inchiesta di Fanpage.it sull’Azienda pubblica di servizi alla persona San Michele delinea un quadro allarmante sull’utilizzo di un ente nato per il sostegno alle persone fragili come luogo di concentrazione di incarichi, consulenze e appalti riconducibili a una stessa area politica, in particolare a esponenti e ambienti di Fratelli d’Italia – ha spiegato Marotta – Quando avviene che risorse destinate alla tutela di anziani, persone con disabilità e soggetti fragili, vengono distratte per interessi di parte la credibilità dell’amministrazione e della giunta che la guida".
E poi, come anticipato, non manca di sottolineare il passo falso nella retorica meloniana: "Questa vicenda, che investe la seconda azienda di servizi alla persona d’Italia, smentisce nei fatti la retorica del merito di cui Meloni e sui sodali si riempiono la bocca. Non c’è merito, non c’è trasparenza, ma solo un modello di gestione della cosa pubblica che confonde il bene comune con l’interesse di parte. È dovere della giunta regionale fornire spiegazioni repentine su quanto sta avvenendo all’Asp San Michele e ripristinare con urgenza una gestione rigorosa delle risorse pubbliche destinate alle persone fragili, non asservibili ad altri interessi".