195 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Manifestazione contro la guerra in Ucraina a Roma: migliaia in piazza con le bandiere della pace

A Roma manifestazione per la pace e contro la guerra in Ucraina. Presenti in piazza migliaia di persone. Il corteo è partito da piazza della Repubblica e arriverà in piazza San Giovanni.
A cura di Enrico Tata
195 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Migliaia di persone si sono radunate in piazza della Repubblica a Roma per la partenza di un corteo per chiedere la pace in Ucraina che arriverà a piazza san Giovanni. Da una parte della piazza ci sono i movimenti con lo striscione ‘Né Nato né Putin' e dall'altra, invece, ci sono le associazioni e le bandiere della Cgil con una grande bandiera della pace (in foto). Seppure con piattaforme diverse, entrambi gli spezzoni confluiranno in un unico corteo che, come detto, si stanno dirigendo verso piazza San Giovanni.

Immagine

"Oggi qui in piazza, insieme a tantissime altre piazze in Europa, si alza un grido: cessate il fuoco, sì alla pace", le parole dal palco della manifestazione all'arrivo della testa del corteo e della grande bandiera della pace che ha guidato la manifestazione contro l'invasione dell'Ucraina.

"No all'invio di armi", "Fermiamo la guerra in Ucraina", "La pace dipende anche da te", il testo di alcuni striscioni e slogan della piazza. Ad organizzare la manifestazione è stata la Rete Pace Disarmo con un appello rivolto a tutte le associazioni pacifiste e antimilitariste: "Condanniamo l'aggressione della Russia in Ucraina", chiediamo "il cessate il fuoco e l'immediato ritiro delle truppe" e chiediamo all'Onu "un'azione per il disarmo e la neutralità attiva".

"Siamo tantissimi a manifestare contro l'aggressione, per la pace e chiediamo: cessate fuoco. Senza distinzione di luoghi e culture dobbiamo aiutare tutti perché non ci sono profughi di serie A e di serie B. L'Onu deve condurre il negoziato tra le parti. No alle armi ma dobbiamo costruire i ponti per la solidarietà tra i popoli", ha detto Francesca Farruggia, di Archivio e Disarmo, la prima ad intervenire dal palco.

Immagine

Ha dichiarato il segretario della Cgil, Maurizio Landini, presente al corteo: "Non credo che oggi il problema sia fermare la guerra inviando le armi. Non è quella la strada, ma quella della diplomazia. Penso che l'Onu dovrebbe muoversi, per il ruolo che ha, andare in Ucraina ed essere presente al tavolo delle trattative. Con il sindacato ci stiamo muovendo per arrivare a una grande giornata di mobilitazione di tutti i lavoratori europei contro la guerra e per fermare questa guerra. Io credo che in gioco ci sia anche il ruolo dell'Europa. Siamo in una fase in cui si stanno ridisegnando gli equilibri geopolitici del mondo e quindi il ruolo dell'Europa è decisivo. Bisogna superare il concetto della guerra come strumento che può regolare i rapporti tra le persone: questa a me sembra la questione politica, economica e sociale che abbiamo tra le nostre mani".

Qualche momento di tensione si è registrato in piazza poiché le forze dell'ordine hanno impedito, per il momento, l'entrata nel corteo dello spezzone degli studenti di Osa, Opposizione Studentesca d'Alternativa.

Immagine
195 CONDIVISIONI
4231 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views