Madre e figlia morte a Villa Pamphili, svolta nel caso: vicina l’identificazione della donna

Potrebbe essere vicina l'identificazione della donna, e quindi anche della bimba, morte a Villa Pamphili. Secondo quanto emerso nelle ultime ore, sono al vaglio della procura alcuni elementi che, se dovessero trovare riscontro, potrebbero imprimere un'accelerata al caso. Per chi indaga potrebbero volerci ancora "uno o due giorni" per dare un nome e un volto alla madre e alla figlia decedute in circostanze ancora misteriose. E, allo stesso tempo, si stringe così il cerchio intorno al possibile killer che avrebbe ucciso almeno la bambina. Sulla piccola, che aveva un'età compresa tra sei e dodici mesi, ci sono infatti segni compatibili con uno strangolamento.
La testimonianza di un'operatrice ecologica
Decisiva potrebbe essere stata la testimonianza di un'operatrice ecologica, che ha dichiarato di aver visto la donna e un uomo mentre montavano la tenda, e la diffusione dei tatuaggi della vittima dalla polizia. Si tratta di informazioni che gli agenti stanno approfondendo, ma che potrebbero questa volta davvero fare arrivare all'identificazione della madre e della bimba.
Il ritrovamento dei corpi
Il corpo della piccola è stato trovato sabato intorno alle 17, quello della madre circa due ore dopo a circa duecento metri di distanza. Dai risultati dell'autopsia è emerso che la donna è morta diversi giorni prima della bambina, che invece sarebbe deceduta la sera prima del ritrovamento. Sempre dall'esame autoptico, è risultato che la madre non faceva uso di droghe, e che non aveva segni di violenza sul corpo. Escluso anche l'infarto però, e anche malformazioni agli organi. Potrebbe essere morta per un malore, ma anche avvelenata, motivo per cui si aspettano i risultati di ulteriori esami nei prossimi giorni. La bambina, invece, sarebbe stata picchiata e strangolata, e poi lasciata lontana dal corpo della madre, coperto con un telo da campeggio.
Accertamenti negli ospedali di tutta Italia
Chi sia la donna, non è ancora chiaro. Dagli accertamenti effettuati negli ospedali finora non è emerso niente: l'ipotesi più concreta è che sia straniera, abbia partorito all'estero, e fosse in Italia da poco. Molto probabile che vivesse in un contesto di forte marginalità, forse insieme a un uomo, che potrebbe essere il padre della bambina.