Madonna di Trevignano, “l’acqua verrà contaminata”: Gisella Cardia verso il processo per truffa spaventa i fedeli

"Fate attenzione all’acqua…perché verrà contaminata!" tuona come un avvertimento spaventoso uno dei passaggi del messaggio pubblicato da Gisella Cardia, la veggente di Trevignano Romano. Accusata in concorso con suo marito Gianni di truffa aggravata in merito ad un giro di presunte donazioni dei fedeli, è in attesa dell'inizio del processo presso il Tribunale di Civitavecchia.
Nonostante il 7 aprile 2026 sia in programma l'udienza predibattimentale davanti al giudice monocratico, Maria Giuseppa Scarpulla, ormai da più di un anno senza campo delle preghiere, continua i suoi raduni per la recita del rosario il 3 di ogni mese con le dirette online sul canale YouTube. E prosegue con cadenza regolare a pubblicare i fantomatici "messaggi celesti", che a suo dire riceverebbe direttamente dalla Madonna (e non solo) durante le "apparizioni".
Il messaggio del 3 novembre scorso presenta alcuni avvertimenti. In un primo passaggio c'è scritto che "Nella Chiesa è in atto l'apostasia" ossia l'abbandono della fede cristiana. Successivamente c'è una frase spaventosa: "Fate attenzione all’acqua…perché verrà contaminata!". Ma non si capisce a cosa faccia riferimento. E per concludere, un passaggio che preannuncia una catastrofe: "Pregate per l’America e la Francia…piangeranno per i loro innumerevoli peccati". Ricordiamo al lettore per completezza d'informazione che dal cielo non arriva alcun messaggio e che non è possibile predire il futuro. Se si verificano terremoti o altre calamità non è perché qualcuno le abbia "predette", ma perché semplicemente, accadono perché sono fenomeni naturali.
Non è la prima volta che Gisella Cardia pubblica messaggi catastrofici e minacciosi e in cui vengono rivolte delle insinuazioni nei confronti della Chiesa cattolica. E ha continuato a farlo nonostante insieme al suo marito sia finita a processo per la vicenda che ruota intorno alle apparizioni della Madonna a Trevignano Romano, che la Chiesa con decreto del 6 marzo 2024 ha dichiarato false. E ancora, dopo la recente perizia del genetista forense Emiliano Giardina, che incaricato dalla gip del Tribunale di Civitavecchia Vittoria Sodani ha analizzato il sangue presente sulla statuetta di Maria e sul quadro del Cristo. DNA che, i risultati degli accertamenti lo hanno dimostrato chiaramente, appartiene a Scarpulla e soltanto a lei.