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Lucha y Siesta, la Regione Lazio approva la delibera per la chiusura: “Apriremo un bando”

Approvata la delibera per la ristrutturazione e la riassegnazione dell’immobile che da 15 anni ospita Lucha y Siesta, la casa delle donne del VII Municipio. Per Rocca è “un atto dovuto”.
A cura di Beatrice Tominic
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È stata approvata la delibera regionale proposta da Simona Renata Baldassarre che prevede la chiusura di Lucha y Siesta, la ristrutturazione e la riassegnazione dell'immobile in cui si trova oggi la casa delle donne. Il voto era slittato già due volte: "Per noi si tratta di atto dovuto ripristinare la legalità da un lato e le condizioni igienico-sanitarie dell'immobile", ha spiegato Rocca.

"La struttura sarà ristrutturata e riassegnata ad altre associazioni tramite bando pubblico. E se avrà i requisiti, potrà partecipare anche l'associazione di Lucha y Siesta".

Addio alla convenzione prevista da Zingaretti

Mancava solo una firma per ultimare i passaggi di acquisizione della struttura in cui dal 2008 si trovava l'esperienza di autodeterminazione femminista di Lucha y Siesta. L'ex immobile Atac si trova nel settimo municipio, dopo anni di abbandono è stato occupato, nel 2018. Con il governo regionale di Nicola Zingaretti era stato siglato un accordo per salvare e tutelare l'esperienza di Lucha y Siesta. Ma è bastata l'approvazione in giunta di questo pomeriggio per cancellare gli anni di lotte precedenti.

"Darà accoglienza e sostegno a tutte le donne vittime di abusi e ai loro figli – continuano dalla regione il presidente Rocca e gli assessori Baldassare e Ghera – Ma prima va ristrutturato, deve diventare idoneo. La gestione della struttura, con utilizzo dell'immobile in comodato d'uso, verrà messo a bando, come previsto dalla legge".

La protesta femminista davanti alla sede della Regione

"La battaglia contro la Regione è aperta", hanno gridato lo scorso giovedì davanti alla sede della Regione Lazio in via Cristoforo Colombo durante il presidio femminista a sostegno del progetto di Lucha y Siesta. "Vogliono cancellare il nostro atto di coraggio – continuano -Quest’attacco è perché sanno che quando ci riuniamo in cerchio diventiamo invincibili".

Una scelta unilaterale della Regione, che non ha mai incontrato le attiviste di Lucha: "Abbiamo chiesto due volte nei mesi scorsi di incontrare Rocca – hanno spiegato a Fanpage.it non appena appresa dell'esistenza della delibera, oggi approvata –  Ma non ci fermano così. Ci opporremo fermamente. Per noi la chiusura di Lucha è un'ipotesi che non esiste".

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