Le prime parole dell’amica di Beatrice Bellucci, morta in un incidente stradale sulla Colombo: “Dove sta mamma?”

"Dove sta mamma?": sono queste le prime parole che ha pronunciato Silvia Piancazzo, la ragazza che è sopravvissuta allo schianto sulla Colombo a Roma e che ha invece causato la morte della sua amica Beatrice Bellucci. Nella serata di martedì 28 ottobre i medici della terapia intensiva della Uoc Shock e Trauma dell'ospedale San Camillo, dove è ricoverata, l'hanno estubata e si è svegliata. La giovane chiede sempre dei genitori e non sembrerebbe ricordare nulla dell'incidente.
Come sta Silvia Piancazzo
Piancazzo, come riportato dal quotidiano Il Messaggero, è stata sottoposta a un intervento multidisciplinare ortopedico e chirurgico. Ha infatti riportato diverse fratture alle ossa e l'asportazione della milza. La giovane, al momento, non ricorderebbe nulla: nemmeno di aver consegnato lei stessa un orologio, alla quale è molto legata, ai vigili del fuoco mentre la estraevano dalle lamiere. La ragazza, infatti, continua a chiedere ai medici di quell'oggetto. Ad aiutarla a ricordare quanto accaduto e anche a superare il trauma della perdita dell'amica, alla quale era molto legata, sarà un'equipe di psicologi del San Camillo. La speranza è che possa anche ricordare qualche dettaglio dell'incidente.
La possibile dinamica dell'incidente
L'incidente si è verificato venerdì 24 ottobre attorno alle 22 di sera. Silvia Piancazzo era alla guida di una Mini Cooper mentre Beatrice Bellucci era seduta lato passeggero. Le due sono state travolte da una Bmw, guidata invece dal 22enne Luca Domenico Girimonte, che si trovava con un amico a bordo. L'impatto è stato violentissimo: il veicolo delle giovani è finito contro un albero. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto sfrecciare l'auto del 22enne con quella di un altro ragazzo, che sarebbe un amico di Girimonte.

Per questo motivo, in un primo momento si era pensato a una gara. Il conducente dell'altro veicolo, rintracciato dalle forze dell'ordine, ha smentito questa versione. Ha poi sostenuto che sia lui che Girimonte, ora indagato per omicidio stradale, viaggiassero a una velocità di circa 70 chilometri orari. Una ipotesi improbabile, considerato che le auto sono uscite accartocciate dall'incidente. Inoltre sempre alcuni testimoni hanno affermato che sfrecciavano a 150 chilometri orari. Toccherà agli agenti del gruppo pare della polizia locale, coordinati dalla Procura, capire come siano andate le cose.

Gli investigatori stanno analizzando le immagini registrate dalle telecamere pubbliche e private di via Cristoforo Colombo per caprine di più. Sarà disposta anche una consulenza tecnica. Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, potrebbero essere disposti accertamenti sul motore dell'auto guidata da Girimonte. Alcuni testimoni hanno infatti parlato di "Un rumore assordante".
Chi era Beatrice Bellucci

La giovane ventenne è morta dopo il ricovero in ospedale. Era una studentessa di giurisprudenza dell'Università Roma Tre. e viveva all'Infernetto con i genitori. Aveva giocato per anni nella giovanile del Volley Roma Club ed era una grande tifosa dell'As Roma. Sul corpo della giovane è stata svolta l'autopsia: sembrerebbe deceduta per un politrauma addominale e toracico.