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Covid 19

Lazio, perché per D’Amato non ha senso aprire prenotazioni del vaccino a tutti: “Mancano le dosi”

L’attacco dell’assessore D’Amato al generale Figliuolo: “Il generale dice: dal 3 giugno potete vaccinare tutti. Benissimo. Ma è una bufala se le dosi sono ancora limitate, che senso ha questo annuncio? Dire apriamo a tutti, non significa vacciniamo tutti, significa fissare appuntamenti a luglio se non ad agosto. Sono solo parole. Per aprire a tutti le prenotazioni servirebbero molte più dosi che nessuna Regione ha”.
A cura di Enrico Tata
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Non ci sono dosi sufficienti di vaccino, i cui arrivi programmati diminuiscono invece di aumentare. Non ha senso, quindi, aprire da subito le prenotazioni per tutti, indiscriminatamente, come hanno fatto altre Regioni. È solo propaganda, perché ad oggi non è possibile garantire appuntamenti a scadenza ravvicinata per tutti. È questo il ragionamento dell'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, che va controcorrente rispetto alle altre Regioni italiane e a quanto annunciato dal generale Figliuolo, che con una circolare inviata ai presidenti ha autorizzato a cominciare le vaccinazioni per tutta la popolazione, senza fasce d'età, a partire dal 3 giugno. Nel Lazio, invece, si continuerà come è stato già fatto finora: le vaccinazioni non verranno aperte a tutti subito, ma si proseguirà con le fasce d'età. "Noi continuiamo a seguire il modello che ha dato ottimi risultati, quello israeliano, procedendo per classi di età. Il caos che si è visto in altre Regioni qui nel Lazio non lo vedrete", ha spiegato il titolare della sanità laziale al Messaggero.

D'Amato contro Figliuolo: "Annuncio bufala, mancano dosi per vaccinare tutti subito"

L'attacco è diretto al generale Figliuolo: "Forse non avete capito bene ciò che sta succedendo. Il generale dice: dal 3 giugno potete vaccinare tutti. Benissimo. Ma è una bufala se le dosi sono ancora limitate, che senso ha questo annuncio? Noi, ogni volta che apriamo la prenotazione a una classe di età, cerchiamo sempre di garantire l'appuntamento entro 20-30 giorni. Dire apriamo a tutti, non significa vacciniamo tutti, significa fissare appuntamenti a luglio se non ad agosto. Sono solo parole. Per aprire a tutti le prenotazioni servirebbero molte più dosi che nessuna Regione ha. Che senso ha dire prenotatevi e poi concedere l'appuntamento tra due mesi?".

Quante dosi di vaccino anti Covid arriveranno nel Lazio a giugno

È vero: il Lazio da domenica notte aprirà le prenotazioni soltanto per i cittadini della fascia d'età 35-39 anni. La Campania, per esempio, ha aperto il 3 giugno le prenotazioni per tutti (dai 12 anni in su) e la piattaforma è andata in tilt a causa dei tantissimi accessi in contemporanea. Nel Lazio la fascia d'età successiva (30-35) verrà sbloccata il 9 giugno: questo, certamente, servirà ad evitare i picchi di traffico sul sito e il cosiddetto ‘click day'. Ma arriveranno così tante dosi in più rispetto a 48 ore prima, così da garantire appuntamenti in 25-30 giorni che non sarebbe stato possibile garantire appena due giorni prima? Entro il 13 giugno, inoltre, verrà aperta anche l'ultima fascia d'età, 24-17 anni. In una settimana saranno arrivate così tante dosi da garantire appuntamenti ravvicinati per tutti? È lo stesso D'Amato a dire che forse non sarà così: "Ad oggi sappiamo che il 17 giugno, ad esempio, Pfizer taglierà gli invii al Lazio di 70mila dosi così come lo farà in proporzione nel resto d'Italia. Recupererà più avanti, va detto che Pfizer è sempre stata regolare. E AstraZeneca sta tagliando ancora: a maggio abbiamo ricevuto 287mila dosi, a giugno per ora ne sono state confermate solo 209mila. Anche Johnson&Johnson, che doveva consentire l'accelerazione, va a rilento: a maggio 117mila dosi, a giugno ne arriveranno solo 74mila, quanto meno queste sono quelle confermate fino ad ora". Insomma: le dosi, ad oggi, non bastano in nessuna Regione ed è evidente, stando ai dati annunciati da D'Amato, che gli arrivi programmati non saranno sufficienti per garantire il vaccino a tutti i cittadini. La strategia del Lazio, quindi, è sensata: continuare per fasce d'età, com'è stato finora, per evitare il caos sulla piattaforma di prenotazione e aspettare la consegna di nuovi carichi di vaccini. Sperando che arrivino.

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