L’avvocato di Frumuzache: “Non so nulla della vertebra e dei capelli, notificato solo sequestro degli slip”

"È prematuro fare qualsiasi affermazione, al momento non ho commenti da fare, solo risposte a suggestioni giornalistiche in ragione del fatto che non ho ricevuto alcun atto ufficiale da parte della procura in relazione al sequestro di una vertebra e di una ciocca di capelli. Al momento ho ricevuto un decreto di sequestro di un paio di slip trovati nelle sterpaglie, e nient'altro". Lo dichiara, a Fanpage.it, Diego Capano, l'avvocato di Vasile Frumuzache, l'uomo reoconfesso dei femminicidi di Denisa Maria Paun e Ana Maria Andrei, riguardo gli ultimi ritrovamenti nei campi intorno al bosco delle Panteraie. Si tratta del luogo dove il killer ha lasciato i corpi delle due donne, sperando non fossero mai ritrovati. In quei terreni, proprio ieri, sono state trovate una ciocca di capelli, quella che sembra essere una vertebra umana, e un paio di slip. I reperti sono stati sequestrati, in attesa degli esami necessari al fine di capire se possano essere collegate ad altre donne scomparse. L'ipotesi degli inquirenti, infatti, è che vi siano altre vittime oltre a Denisa Maria Paun e Ana Maria Andrei.
Capano: "Ancora molte incognite, aspettiamo esami"
"Queste cose le apprendo dalla stampa – precisa Capano -, perché a me non è arrivato nessun atto ufficiale. Ci sono molte incognite, bisogna capire anche se la vertebra sia appartenuta a un essere umano o a un animale. Certo mi sembra strano che la vertebra sia una sola. Ma le mie sono solo risposte a suggestioni giornalistiche perché ripeto, non ho ricevuto nessun atto ufficiale da parte della procura. So solamente del sequestro degli slip, su cui verranno fatti prelievi e accertamenti di natura genetica".
L'ipotesi del sicario legato alla criminalità organizzata
L'ipotesi della procura di Prato è che Paun e Andrei non siano le uniche vittime di Frumuzache. Il pubblico ministero ha disposto accertamenti su tutti i tabulati telefonici delle utenze intestate all'uomo negli ultimi sette anni, e sulle donne scomparse nelle città in cui ha vissuto. La procura non esclude che il 32enne sia un sicario legato alla criminalità organizzata romena, chiamato a fare da ‘boia' nel caso in cui le donne non volessero prostituirsi per loro. Frumuzache, d'altra parte, ha ammesso solo i femminicidi di Paun e Andrei. Sul resto, nemmeno una parola. Ha negato di avere un complice, e dice di aver fatto tutto da solo. Ma gli investigatori non gli credono.