L’assassino di Michelle Causo pubblica rap dal carcere, interrogazione al Governo: “Fare chiarezza”

Il giovane che ha ucciso Michelle Causo ha pubblicato una canzone sui social dal titolo ‘Scusa Mamma'. Lo ha fatto tramite un account Instagram collegato al suo e gestito da un amico. Quest'ultimo ha scritto: "Ciao, sono un amico di O., stavo in cella con lui, ho preso in carico la situazione e tutte le conseguenze e ho aperto questo profilo per lavoro. Non sapete la sua storia, non sapete cos'è successo e non sapete chi è. Non è dentro solo per ciò ma anche per altri procedimenti, sappiate che il vostro odio è solo la forza per continuare, grazie per dimostrarci quanto siete stupidi nei commenti, insultarlo è solo il nostro input. Free O., free all the guys".
Michelle Causo, 17 anni, è stata uccisa a Roma il 28 giugno 2023, quasi due anni fa esatti. Il suo corpo è stato trovato in un carrello della spesa con ferite da arma da taglio. Per l’omicidio è stato arrestato un coetaneo, suo conoscente, con cui aveva avuto un litigio. Il ragazzo è stato arrestato e condannato a 20 anni in primo grado. È recluso all'interno del carcere minorile di Treviso.
Sulla vicenda del rap pubblicato dal giovane, la deputata del Movimento 5 Stelle, Stefania Ascari, componente della commissione Giustizia, ha presentato un'interrogazione al ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
"Il brano sarebbe stato diffuso da un amico ma in rete sono uscite varie immagini che lo ritraggono dentro il carcere. Questo ragazzo ormai maggiorenne, condannato a 20 anni in primo grado, sembra essere libero di mandare all'esterno del carcere messaggi di violenza, sfida, minacce e odio. Tutto questo è un ulteriore schiaffo alla memoria di Michelle e al dolore dei suoi familiari, che in queste ore stanno manifestando giustamente rabbia e stupore per questa ulteriore appendice indecente che si aggiunge alla tragedia che li accompagnerà a vita", ha scritto Ascari in una nota.
Per questo, ha deciso di presentare un'interrogazione a Nordio: "Bisogna fare chiarezza su cosa accade in carcere. La diffusione di contenuti social da parte di detenuti rappresenta una grave violazione del regime penitenziario, l'episodio solleva gravi interrogativi sulla sicurezza all'interno degli istituti penitenziari minorili, sull'accesso improprio a strumenti informatici e sulla mancanza di controlli adeguati da parte dell'amministrazione penitenziaria".
"Pubblica canzoni e non solo, basta. Siamo arrivati al limite. Non ha nessun tipo di pentimento dopo quello che ha fatto e anzi si permette di pubblicare testi del genere. Chiede scusa alla mamma ma non ha espresso neanche una parola verso Michelle o verso di noi", ha dichiarato in merito il papà di Michelle Causo.