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La mamma di Matias ucciso a 10 anni dal papà: “Non voglio più entrare in quella casa”

“Non riesco più ad entrare in quella casa, non voglio immaginare cosa sia successo”. Sono le parole di Marjola Rapaj, la mamma del piccolo Matias, ucciso a coltellate dal papà. La 32enne ha ringraziato tutti per la vicinanza e l’affetto dimostrati.
A cura di Alessia Rabbai
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Marjola Rapaj e il piccolo Matias
Marjola Rapaj e il piccolo Matias

"Grazie di cuore per l'affetto e la solidarietà che mi avete dimostrato". Sono le parole di Marjola Rapaj, la mmamma del piccolo Matias, il bambino di dieci anni ucciso dal papà lo scorso 16 novembre a Vetralla. La trentaduenne che ora si trova a casa della sorella, ha voluto ringraziare tutte le persone che hanno dato il loro contributo con donazioni alla campagna aperta dal Comune. "Non voglio più entrare in quella casa – l'abitazione in cui l'ex compagno ha ucciso il figlioletto ndr – Non riesco a pensare a cosa sia potuto succedere quel giorno terribile lì dentro" ha detto intervistata da Il Messaggero. Marjola dopo i tragici fatti ha avuto bisogno di cure mediche in ospedale, dal quale è stata dimessa dopo alcuni giorni. Ora la donna è seguita da psicologi della Asl e dai servizi di assistenza del Comune. Il sindaco Sandrino Aquilani e l'amministrazione hanno aperto un conto corrente per aiutare la famiglia di Marjola all'Iban IT36T0893173350000040019756 su Banca Lazio Nord (causale – Raccolti fondi).

L'omicidio di Matias

I funerali di Matias sono stati celebrati il 20 novembre scorso nella chiesa di Santa Maria del Soccorso a Cura di Vetralla, dove in tanti, tra adulti e bambini e rappresentati delle istituzioni territoriali, si sono incontrati con decine di palloncini gialli per stringersi intorno alla mamma e alla piccola bara bianca e dare l'ultimo saluto al bambino. Secondo quanto ricostruito finora in sede d'indagine Marjola il giorno in cui sono accaduti i drammatici fatti che hanno portato alla morte di Matias, era rientrata a casa lavoro. All'interno dell'abitazione ha trovato Matias morto nella camera da letto, mentre l'ex compagno era privo di sensi in un'altra stanza. Nei confronti di Mirko Tomkov, era stato emesso un divieto di avvicinamento alla famiglia e ai luoghi da essa frequentati. L'uomo avrebbe approfittato dell'assenza della ex per suonare alla porta di casa del figlioletto, gli avrebbe tappato naso e bocca con dello scotch per poi colpirlo con una coltellata alla gola.

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